La giunta sotto choc «Piena fiducia al sindaco»

Gli assessori in una nota commentano la vicenda: «Cortina sott’attacco ancora una volta. Tutti insieme dobbiamo difendere la nostra comunità»
Cortina, d'Ampezzo, 29 ottobre 2007. Al referendum per la riunificazione dei Ladis alla regione Trentino Alto Adige vince il Si. Il sindaco Andrea Franceschi
Cortina, d'Ampezzo, 29 ottobre 2007. Al referendum per la riunificazione dei Ladis alla regione Trentino Alto Adige vince il Si. Il sindaco Andrea Franceschi

CORTINA. Cortina sotto shock. Gli amministratori comunali sono rimasti sotto shock alla notizia che il sindaco Andrea Franceschi è stato prelevato dagli agenti della Guardia di Finanza e scortato agli arresti domiciliari. Gli assessori Enrico Pompanin, Giovanna Martinolli, Marco Ghedina e Stefano Verocai e i consiglieri di maggioranza Herbert Huber, Nicola Bellodis e Stefano Dandrea hanno accolto la notizia con totale incredulità. «Il primo cittadino», scrivono i consiglieri di maggioranza in una nota congiunta firmata da tutti, «era stato perquisito a maggio 2012 per presunte irregolarità nell’esercizio delle sue funzioni. Da mesi aveva espresso la richiesta di essere ascoltato dalla magistratura per chiarire la sua posizione. La mancata convocazione, unita alla restituzione del materiale sequestrato all’epoca delle perquisizioni, aveva fatto credere al sindaco e alla Giunta che le indagini si stessero concludendo. Pensavamo che l'indagine avesse portato a verificare la completa e totale correttezza nell’esercizio delle funzioni pubbliche di questa Amministrazione. Se c’è una cosa nella quale possiamo riporre la nostra più totale fede è la certezza di aver amministrato nel più assoluto rispetto della legge e del bene pubblico. Sebbene, questa ferale notizia ci riempia di umano dolore e stordimento, ribadiamo, perciò, la nostra fiducia nell’operato delle Forze dell’Ordine e della Magistratura, certi che l’esito della vicenda giudiziaria libererà il nostro sindaco dall’ombra di qualsiasi accusa».

«Se venisse confermata», aggiungono assessori e consiglieri, «la notizia secondo la quale il capo di imputazione verte sul bando per la raccolta dei rifiuti urbani, non abbiamo la benché minima esitazione nell’affermare che la raccolta dei rifiuti a Cortina, seguita a quel bando, ha portato più servizi, maggiore raccolta differenziata, più persone impiegate e, pur senza costi aggiuntivi, un servizio di monitoraggio e di ascolto delle esigenze della popolazione quale mai Cortina d’Ampezzo aveva avuto. In questa vicenda, che ci colpisce personalmente oltre che a livello politico, non possiamo che lamentare il danno che la nostra località soffre e soffrirà tornando sotto i riflettori di uno scandalo».

«Cortina è sotto attacco una volta di più», concludono dal Comune, «dopo essere stata investita dalle perquisizioni in contemporanea con un momento di grande esposizione mediatica qual era quello generato dal Giro d’Italia. Alziamo il nostro invito a tutti i residenti, e in particolare all’opposizione, a non abboccare all’amo delle divisioni, ma a fare quadrato per difendere la nostra comunità. Abbiamo piena fiducia nel sindaco che è la persona più onesta che abbiamo mai conosciuto».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi