La grana delle deleghe per Daniela Larese Filon

La presidente incontrerà questo pomeriggio la sua squadra di consiglieri «Devo valutare come distribuire i compiti. Dovremo lavorare in continuità»
Gian paolo Perona-perona-belluno-camera di commercio
Gian paolo Perona-perona-belluno-camera di commercio

BELLUNO. La prima telefonata la riceve poco dopo le 11. I risultati sono ufficiosi, ma ormai definitivi. La presidente della Provincia ha perso il suo braccio destro, Padrin non è riuscito a entrare in consiglio. L’incredulità di Daniela Larese Filon, mista a disappunto, si avvertono anche a distanza di metri. «Questo è un problema», ammette, raggiunta al telefono un paio d’ore dopo. «Pensavamo che le altre due liste potessero fare un consigliere ciascuna, quindi sapevamo che uno dei candidati della lista istituzionale avrebbe potuto rimanere fuori, ma mi spiace molto che sia toccato a Padrin. Due anni fa si era preoccupato di portare voti a tutti, guardiamo com’è finita stavolta».

È stato un valido compagno di squadra in questi due anni?

«Beh, era il mio vicepresidente, aveva deleghe molto importanti. Mi spiace davvero molto non sia entrato in consiglio».

Gran parte della squadra è stata riconfermata. Cosa ne pensa degli ingressi di Massaro, Mirco Costa e Lillo Trinceri?

«Massaro lo conosco da tempo, non ho alcun problema con lui. Resta solo da capire quanto tempo avrà da dedicare alla Provincia, considerando che amministra il Comune capoluogo. Con Costa e Trinceri, invece, non ho mai lavorato assieme. Vedremo di conoscerci».

Cosa si aspetta da questa nuova maggioranza?

«Mi aspetto che lavori in continuità con quella che l’ha preceduta, e che tutti assieme possiamo trovare le soluzioni per risolvere i problemi che ha la Provincia. Ci mancano le risorse per andare avanti e per continuare a fornire servizi ai cittadini».

In consiglio sono entrati anche Renata Dal Farra e Ivan Minella, rappresentanti delle altre due liste in corsa. Pensa di allargare la maggioranza anche a loro, magari dando qualche delega?

«Non mi pare il caso. Ho otto amministratori in maggioranza e poi ci sono io. Possiamo lavorare tranquillamente».

Deleghe. Ha già pensato come distribuirle?

«Non ancora. Non ne abbiamo mai parlato con i vecchi consiglieri, adesso valuterò, anche perché ce ne sono di molto pesanti».

Viabilità, trasporti, ambiente e rifiuti che erano di Deon, il demanio idrico che aveva Grones.

«Esatto, anche i consiglieri che non si sono ricandidati avevano deleghe molto importanti. Non so ancora se manterrò la stessa distribuzione ai consiglieri che sono stati riconfermati o se rimetterò tutto in gioco. Ne dovremo parlare».

Qual è il primo appuntamento in agenda?

«Questa settimana faremo maggioranza come sempre (oggi, ndr)».

È più serena rispetto a quando ha visto che c’erano tre liste e venti candidati?

«Venti candidati erano tanti. Ma sono entrati in otto dalla lista istituzionale e va bene così. Mi stupisce solo che il centrodestra non abbia votato la lista istituzionale, ma per le analisi c’è tempo».

Ci sono problemi urgenti da risolvere: la proroga a Veneto strade, per esempio. Ma la Provincia dovrà anche dare un parere sulla richiesta di fusione espressa dai Comuni di Falcade e Canale d’Agordo. Il 24, intanto, ci sarà il consiglio con la convalida degli eletti.

Alessia Forzin

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