La Guardia di Finanza scopre otto evasori totali
CORTINA. Otto evasori totali individuati da gennaio a oggi dalla Compagnia di Cortina della Guardia di Finanza. Nei primi otto mesi del 2015 la Tributaria delle Fiamme Gialle, guidata dal maggiore Leonardo Landi, ha chiuso 13 verifiche fiscali risultate irregolari, nel territorio tra Cortina e Auronzo di Cadore. Per questi 13 casi, l'Iva non versata allo Stato ammonta a 115 mila euro.
Individuati anche otto evasori totali a Cortina, San Vito, Auronzo, Vigo e Comelico Superiore. Tutti coscienti di non aver presentato la denuncia dei redditi e pagato le tasse, tutti in piena attività, che di fatto svolgevano in nero. Tre gli evasori totali tra Cortina e San Vito (due residenti e una extra comunitaria): un professionista di impianti idraulici e condizionatori e un agente di commercio del settore alimentare non hanno presentato per un intero anno la denuncia dei redditi per un'evasione superiore ai 100 mila euro; l'altra è una badante individuata grazie alla segnalazione di un privato cittadino.
Ad Auronzo ben cinque le persone sconosciute al fisco: un consulente tecnico dell'edilizia si era “dimenticato” per tre anni di redigere la denuncia dei redditi; ha evaso anche un rappresentante di una nota società di strumenti per la pulizia domestica ed industriale. Non solo persone fisiche, ma anche alcune ditte individuali hanno omesso di denunciare al fisco i loro proventi: si tratta di un bar e di due imprese impegnate nel settore del movimento terra. Queste ultime hanno evaso per circa 150 mila euro l’anno.
Le cifre complessive dell’evaso non sono state rese note in quanto sono in corso ulteriori accertamenti. «Questi dati», spiega il maggiore Landi, «sono il frutto di una selezione precisa dei contribuenti da sottoporre a verifica. Non siamo andati a colpire un singolo settore, le verifiche sono state portate avanti nei confronti di persone fisiche e di ditte individuali. Non c'è stata un'aggressione a persone o ditte in difficoltà. Noi siamo vicini ai contribuenti e al settore economico del paese. Tutti coloro che abbiamo segnalato all'Agenzia delle Entrate sono persone o ditte che lavoravano, traevano guadagno, ma di fatto in nero».
Scontrini, ricevute e fatture. Scongiurare il mal costume di chi non emette scontrini, fatture o ricevute è uno dei tanti compiti della Gdf. «È un lavoro che portiamo avanti con grande attenzione e garbo istituzionale nei confronti di chi lavora», ha sottolineato Landi. Dalle verifiche sono risultate 43 mancate emissioni di scontrino da Cortina a Valle di Cadore, ben 56 le irregolarità in materia per la circoscrizione di Auronzo. Un trend in linea con i dati dello scorso anno.
Prestazioni sociali agevolate. La Guardia di Finanza ha eseguito 10 controlli tra coloro che hanno chiesto ai Comuni di poter usufruire dei buoni per i libri che vengono assegnati a chi ha un reddito basso. Ben nove di loro non avevano diritto a ricevere i contributi. Ai Comuni erano stati tolti 4.500 euro, soldi che potevano essere assegnati a chi aveva davvero bisogno.
Lavoro in nero. Da gennaio sono otto (equamente divise tra Cortina e Auronzo) le persone trovate a lavorare in nero: tutte nel settore turistico-alberghiero. Nel corso delle verifiche, individuati due alberghi ed un bar che non avevano l'autorizzazione per la somministrazione di bevande alcoliche.
I cittadini collaborano. «Da diversi anni i contribuenti hanno cominciato a dialogare in maniera proficua con noi», ha sottolineato Landi. «Chiamano il 117 a Belluno», ha concluso, «per chiedere informazioni o sempre più spesso vengono di persona qui in caserma. Fanno domande, chiedono informazioni e fanno anche segnalazioni. Questo per noi è un punto di forza, perché noi operiamo a tutela dei contribuenti. In media sono una decina le persone (di tutte le fasce di età, dai diciottenni agli over 70) che ogni mese arrivano in caserma, per far sì che la legalità diventi il modus operandi di tutti i cittadini».
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