La Joint&Welding cresce con un nuovo capannone

Sedico, in via di completamento la struttura da duemila metri quadrati A settembre l’inaugurazione degli spazi che saranno usati come magazzino
SEDICO . Cresce la Joint & Welding di Eddi Dalla Rosa, azienda di Sedico leader nella lavorazione dell’acciaio inox. Il nuovo capannone di 2.000 metri quadri, che vanno ad aggiungersi ai precedenti 3.500 mq, è quasi pronto a sarà inaugurato a settembre. Intanto sono conclusi anche i lavori di risistemazione degli uffici nella parte antistante dell’azienda, che presenta ora così un più elegante biglietto da visita. La soddisfazione il patron l’ha espressa anche postando una foto sul suo profilo Facebook.


«Siamo ai ritocchi – conferma Eddi Dalla Rosa – ed avremo finalmente più spazio per lavorare. Per ora utilizzeremo i nuovi spazi come magazzino, per le materie prime e per i prodotti finiti, così da avere una migliore manovra d’azione intorno alle nostre macchine». Ampio infatti il parco macchine, con punzonatrici, piegatrici idrauliche, presse, laser, saldatrici, puntatrici, calandre cesoia e la più recente filatrice col cambio stampi automatico.


La Joint & Welding è specializzata nella lavorazione conto terzi di semilavorati e componenti in acciaio inox per diversi settori industriali, dall’enologia all’occhialeria al laundry (asciugabiancheria), prodotti che vanno in ogni parte del mondo. Agli inizi, nel 1989, l’azienda era focalizzata principalmente sulla giuntura e saldatura di vasche friggitrici; oggi lavora molto sulla filtrazione delle acque reflue, realizzando contenitori e griglie, meccanismi per la pulizia interna, filtri autopulenti, con misuratori di pressione. Apparecchiature delicate, come quelle realizzate per la Carnival, compagnia leader nelle navi da crociera, a cui la W&J fornisce «filtri speciali studiati apposta per loro, per filtrare acqua dei camini che usano per abbattere i fumi».


«Ho sempre avuto una particolare attenzione – spiega Dalla Rosa – per le tecnologie d’avanguardia che permettono un miglioramento delle risorse e un’ottimizzazione dei tempi e dei costi. Solo così possiamo essere competitivi. Investiamo parecchio nella ricerca perché crediamo nell’innovazione. Siamo ad esempio la quarta azienda al mondo ad essere stata in grado di realizzare una lavorazione molto particolare per una centrale di produzione di energia della Turchia».


Chiuso il 2016 con un fatturato di 4 milioni di euro, ed un margine significativo, Eddi Dalla Rosa conferma che «il 2017 è in linea con l’anno passato ed è in via di definizione qualche bella offerta dall’estero, che dovrebbe concretizzarsi a breve. Sì, sono positivo, un imprenditore deve esserlo, se no è meglio che cambi mestiere».


Classe 1952, Eddi è figlio d’arte, il padre infatti era falegname in proprio. «Ed io ho cominciato con lui, con la passione di fare un po’ di tutto. A 21 anni mi sono iscritto agli artigiani come elettricista, poi meccanico, poi falegname. Ed un bel giorno è passato il treno giusto; in quattro amici ci siamo detti: mettiamoci a lavorare con l’acciaio. Un piccolo capannone in casa, a Paderno di San Gregorio, e nel 2011 il presidente Napolitano e il presidente Berlusconi mi hanno fatto cavaliere del lavoro».


Adesso la sua azienda ha 34 dipendenti oltre quattro interinali e lo affiancano i figli Davide (33 anni), Daniele e Damiano (gemelli di 22 anni) con i quali sta preparando il passaggio generazionale.


Stefano Vietina


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