La Lega: «Ora l’agenda di governo la facciamo noi»
«Premiati al di là di ogni aspettativa». È un dolce risveglio per la Lega bellunese, che esce dalle urne europee con 48.119 voti, il 47,23% a livello provinciale: un tuffo in un passato lontano, quando la Lega Nord muoveva i suoi primi passi. Notevole anche il risultato di dettaglio e in particolare nel Comune di Belluno, che per la prima volta vira prepotentemente a destra.
«Il risultato ci riempie di soddisfazione», dice il senatore Paolo Saviane. «Non è stato facile, nelle ultime settimane è stato un Salvini contro tutti. Anzi», si corregge subito Saviane, «un tutti contro Salvini e negli ultimi sondaggi i giornali ci davano in caduta libera. Nonostante i tanti attacchi siamo riusciti a portare a casa il risultato, questo grazie al nostro buon governo. Chiamare Salvini capitano ormai è riduttivo, si è guadagnato sul campo le stelle da generale».
Il deputato Mirco Badole lancia il tema centrale: «Questo risultato ci dà ancora più carica per rilanciare il tema dell’autonomia. I veneti lo dicono chiaramente, bisogna procedere con l’autonomia subito, altrimenti il governo sarà in pericolo».
«La gente in Veneto ci vede ancora come la vecchia Lega», sottolinea il consigliere regionale Franco Gidoni, che ringrazia tutti i militanti per l’impegno in un mese decisamente ostile per i gazebo, storica forza del Carroccio e si complimenta con i nuovi sindaci di area leghista.
L’assessore regionale, Gianpaolo Bottacin, analizza le ragioni del successo: «In Veneto abbiamo quasi il 20% in più del resto d’Italia. È frutto di un mix esplosivo, Salvini-Zaia, animali politici molto diversi ma entrambi vincenti. Ora l’autonomia non può più aspettare, è la madre di tutte le nostre battaglie. La gente ci ha dato il doppio dei voti del M5S, quindi adesso l’agenda di governo la facciamo noi: flat tax (in parte c’è già) e autonomia». Bottacin sottolinea la concretezza della Regione: «Tasse tra le più basse, fondi di confine, volo notturno, idroelettrico, Mondiali di sci, Olimpiadi, treno delle Dolomiti, Giro d’Italia, Vaia».
Sorride soddisfatta Ilenia Rento, la candidata bellunese della Lega alle europee: «È un successo incredibile. Un mese fa nessuno sapeva chi ero e ora ho quasi 9 mila preferenze. Ringrazio chi ha scritto il mio nome sulla scheda. Lo considero un punto di partenza, non di arrivo. Avevo fatto due promesse: un ufficio sul territorio, che ci sarà perché chiunque avrà bisogno di me potrà cercarmi qui nella sede della Lega; e il mio impegno a portare avanti le istanze bellunesi in Europa. Non sono stata eletta e più di così non si poteva fare in un ambito tanto vasto, ma ci coalizzeremo con Mara Bizzotto e Toni Da Re per promuovere il nostro territorio a Bruxelles, forti di un risultato bellunese da record».
Chiude il consigliere provinciale, Massimo Bortoluzzi: «Il risultato è ottimo, grazie al buon lavoro fatto da tutti a tutti i livelli amministrativi e di governo. Il mix Salvini-Zaia è imbattibile, ma i bellunesi hanno anche una squadra che lavora bene e questo nel lungo periodo paga». —
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi