La lista nozze si fa al supermercato
BELLUNO. C’è la crisi? La lista nozze si fa al market. Gli sposi non riceveranno posate, servizi di piatti, cornici d’argento o elettrodomestici. Non si pagheranno il viaggio di nozze. Ma potranno fare la spesa per settimane grazie alla generosità degli invitati.
La nuova frontiera delle liste nozze si chiama “lista alimentare”. La promuove il gruppo Crai a livello nazionale, ma fino ad oggi non ha riscosso grande successo. Vuoi perché i futuri sposi non la conoscono, vuoi perché gli invitati spesso temono che parte della cifra versata finisca nelle tasche della società che cura la lista.
«E non è affatto così», assicura Giuseppe Scarton, titolare del Crai di Visome che aderisce all’iniziativa del gruppo.
Oggi una coppia di sposi feltrini riceverà l’equivalente in buoni spesa della cifra versata dagli invitati al loro matrimonio nella lista nozze alimentare. «Il gruppo Crai ha messo a disposizione una pagina web per i futuri sposi, attraverso il quale si possono mandare gli inviti alle persone che parteciperanno al matrimonio. Tutta la parte burocratica viene gestita dal gruppo Crai e gli sposi a evento completato ricevono l’equivalente dell’importo versato in buoni spesa da 20 euro».
Accadrà oggi, alle 15, al Crai di Visome, unica attività ad avere aderito all’iniziativa nel capoluogo. Saranno marito e moglie a scegliere cosa acquistare con i buoni: generi alimentari, prodotti per l’igiene personale, detersivi per la casa. Non ci sono vincoli.
«Gli sposi che riceveranno i buoni oggi sono i primi ad aver fatto la lista alimentare nel Triveneto, forse addirittura nel nord Italia», conclude Scarton.
Oggi saranno accolti dal titolare nel negozio e dopo le foto di rito riceveranno il carnet con i buoni spesa che potranno spendere nelle prossime settimane. (a.f.)
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi