La maglietta e i guantoni sulla bara di Davide

Moltissima gente ai funerali del portiere dei Giardini Sedico morto in campo Un grande abbraccio di compagni, avversari e amici nella chiesa di Bolago

SEDICO. Il sole e le lacrime sulla maglia di “Catto”. Sopra la divisa blu con il numero 1 sulla schiena, i guantoni bianchi, come per fare una parata facile. Davide Cattonar aveva vissuto per tanti anni l’impegnativa solitudine del portiere, ma ieri in tantissimi hanno abbracciato quella bara in legno chiaro con un mazzo di rose rosse, portata nella chiesa di Bolago da sei compagni dei Giardini Sedico. È la squadra della sua ultima partita di calcio del campionato veterani del Centro sportivo italiano di sabato sera contro la Malacarne Sovramonte, ma c’erano molti altri calciatori ai funerali. Uniti come una grande e sportiva famiglia. Presente anche la giovanile dell’Agordina, nella quale gioca il figlio più grande Lorenzo. Impossibile pensare che il piccolissimo Fabio (due mesi di vita) non segua un giorno la strada sportiva di papà. A un certo punto dell’ultimo saluto, si è lamentato, come se non potesse sopportare che il papà non ci fosse più.

Padre Lanfranco ha celebrato la messa insieme al parroco locale don Luigi e a don Giulio, che invece è il sacerdote del Csi. Si è più volte rivolto alla compagna Alessia, per cercare di consolarla oltre che farla sentire ancora più orgogliosa di Davide: «Ha sempre detto di essere felice solo se riusciva a rendere felice chi gli stava intorno. Era una persona disponibile e generosa. Passava e riceveva la palla. Accanto alla passione sportiva, faceva l’elettricista e me lo vedo in cielo a riparare una stella che non funziona più. Possiamo non essere d’accordo su quello che è successo a soli 44 anni, ma Davide è arrivato in fondo al suo percorso e sarà sicuramente premiato».

Nella lettera di San Paolo apostolo a Timoteo della prima lettura, si era appunto accennato a un atleta che arriva alla fine della sua prestazione sportiva e riceve questo premio, mentre il Vangelo di Giovanni ha raccontato degli ultimi momenti della vita di Cristo: «Tutto è compiuto», eppure anche il figlio di Dio avrebbe voluto continuare a vivere. Durante la recita del Padre nostro, tutti i partecipanti si sono presi per mano e c’è stato spazio anche per un applauso. Un battimani, che si ripeterà, quando la salma di Cattonar sarà portata all’esterno della chiesa, dove c’era almeno altrettanta gente che aspettava di fare la condoglianze anche a mamma Paola. Qui un altro caloroso e affettuoso abbraccio a una donna che sabato sera attendeva di ricevere tutta un’altra telefonata, alla fine dell’incontro di calcio.

Mentre tutte le offerte raccolte saranno destinate all’associazione Dona 1 Sorriso, che si occupa di bambini in difficoltà con il torneo di calcio estivo di Pian dei Castaldi e la lotteria delle maglie dei campioni, per la famiglia è cominciata l’attesa dei risultati dell’autopsia, che si è svolta martedì, all’ospedale San Martino, dopo la morte in campo.

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