«La Marmolada ospiterà il consiglio regionale riunito»

Il sindaco Andrea De Bernardin annuncia la mossa del Veneto sul caso confini

Tra fine agosto e i primi di settembre il consiglio regionale del Veneto si riunirà ai 3 mila metri di Punta Serauta in Marmolada.

È il sindaco di Rocca Pietore, Andrea De Bernardin, ad annunciare quello che va letto come un segnale politico da parte della Regione per rispondere intanto simbolicamente al decreto dell’agenzia del territorio che ha tracciato una nuova linea di confine tra Veneto e Trentino che di fatto consegna la Marmolada al secondo. Già ieri De Bernardin aveva detto chiaramente come l’intera vicenda fosse in evoluzione. Ed evidentemente lo è sia da un punto di vista normativo che politico.



«Da parte veneta – dice il sindaco di Rocca Pietore – ci si sta muovendo in tutte le forme democratiche contro questa decisione unilaterale. All’interno di questo quadro il presidente del consiglio regionale, Roberto Ciambetti, e il consigliere regionale bellunese Franco Gidoni hanno strappato un sì ad un consiglio regionale straordinario in Marmolada».

Una decisione che rappresenterà un gesto politico forte per rimarcare che la Marmolada non è trentina e che le decisioni sui confini non devono essere prese unilateralmente.



Il luogo in cui si svolgerà il consiglio sarà la stazione di Punta Serauta (arrivo del secondo troncone della funivia che parte da Malga Ciapela) a 3 mila metri, laddove è stato allestito il Museo della Grande Guerra.

La data non è invece ancora stabilita, ma l’ipotesi è che la convocazione per il periodo che va dalla fine di agosto ai primi di settembre.

«È un bel segnale quello della Regione – commenta soddisfatto Andrea De Bernardin – bello e forte: un segnale di presenza per la montagna veneta. Credo sarà anche il consiglio più alto d’Europa. Ad ogni modo alta è la valenza politica di un gesto che vuole rimarcare la presenza veneta sulla Marmolada contro il decreto dell’agenzia del territorio».

Dunque la laguna salirà sulle vette per segnare il proprio territorio, per mettere un cippo ideale da esibire non solo ai trentini, ma forse anche alla nazione. Tutto questo aspettando novità sul fronte romano. Attualmente c’è sul tavolo un decreto dell’agenzia del territorio che contraddice quanto la politica veneta e trentina aveva deciso nel 2002 e non aspetta nemmeno i verdetti dei tribunali. Non solo: un decreto che è stato emanato a Roma il 24 maggio e che è arrivato a Venezia il 20 giugno. A Rocca Pietore non era giunto nemmeno per conoscenza.

«L’idea di fare un consiglio regionale a Serauta – dice De Bernardin – era stata buttata lì quasi per scherzo tre anni fa da me e Ciambetti in occasione dello spostamento del museo. Lo avevamo ipotizzato perché la sala che è stata ricavata sopra il museo si presta per riunioni e conferenze. Adesso, invece, si fa sul serio». —


 

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