La mente delle rapine non esce dal carcere

Santa Giustina. La Cassazione ha annullato il pronunciamento del Riesame Daniel Nigro resta in prigione per la seconda ordinanza di custodia cautelare

SANTA GIUSTINA. La mente rimane in prigione, anche se nelle ultime ore la Cassazione ha annullato (con rinvio) il no alla scarcerazione detto dal tribunale del Riesame. Daniel Nigro – considerato dalla magistratura l’ideatore delle rapine di Belluno, Santa Giustina e Feltre, che hanno provocato allarme tra il luglio e l’agosto dello scorso anno – non si muove da Baldenich, perché, in attesa di un nuovo pronunciamento del Riesame, c’è, comunque, una nuova ordinanza di custodia cautelare firmata dal giudice per le indagini preliminari Scolozzi. Ci sarà un altro ricorso, che seguirà la stessa strada del primo.

Nigro è l’unico ancora in custodia cautelare: era stato arrestato nel mese di settembre e la nuova ordinanza l’ha raggiunto in carcere nello scorso gennaio. Mattia Lotto ha ottenuto i domiciliari a novembre e F.S., che era minorenne ai tempi dei primi tre colpi, aveva appena compiuto 18 anni al momento del tentato colpo in casa del dentista santagiustinese Cesare Werlick. Per i primi tre episodi ha avuto la permanenza in casa e ci sarà un abbreviato con messa alla prova al Tribunale del Minori, mentre per il quarto procede la procura della Repubblica.

L’arco di tempo delle rapine consumate e di quella tentata va dal 22 luglio al primo settembre dell’anno scorso: Nigro è indagato come mandante, mentre gli altri due avrebbero avuto il ruolo operativo.

L’anziana di Cirvoi Alma Buso è stata legata mani e piedi con fascette da elettricista, imbavagliata con nastro adesivo e minacciata con un’arma. I due se ne sono andati con una somma tra i 1.500 e i 2.000 euro e diversi gioielli presi dalla cassaforte. La trans sudamericana del Pasquer è stata minacciata con un’arma, picchiata e le sarebbe stato sottratto il telefonino. È stata costretta a ricorrere al Pronto soccorsocon una prognosi di 10 giorni.

Poi il 16 agosto l’assalto alla sala slot di Santa Giustina e la fuga su un motorino risultato rubato. Qui sono stati minacciati il titolare e un dipendente e rubato l’incasso sui 20 mila euro. A distanza di tempo, emergerà che anche una cliente sarebbe stata derubata di un centinaio di euro. In questo caso, due giovani erano travisati da un passamontagna e un casco. Infine l’assalto mancato alla villa del dentista. Il 61enne professionista aveva reagito ed era stato picchiato. Due giovani italiani, che gli avevano intimato di consegnare i soldi, sotto la minaccia di una pistola, non si sa se vera o una replica. I due se ne erano andati a piedi, mentre l’uomo aveva avvertito i carabinieri, prima di ricorrere al pronto soccorso.

Non manca più molto al processo.

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