«La mia assistita non può essere psicologa abusiva»

VALBELLUNA. Niente di scontato: il dibattimento non è ancora partito. L’avvocato Giancarlo Rizzieri ha mandato una rettifica su un articolo del giornale di lunedì, a proposito del processo a Michela...

VALBELLUNA. Niente di scontato: il dibattimento non è ancora partito. L’avvocato Giancarlo Rizzieri ha mandato una rettifica su un articolo del giornale di lunedì, a proposito del processo a Michela D’Incà: «L’articolo dà per scontato la qualifica di “psicologa abusiva” in un processo a carico della Dh Michela D’Incà, operatrice iscritta nella Associazione delle Discipline del Benessere, di cui alla legge numero 4 del 14 gennaio 2013. Si precisa che l’attività descritta nell’articolo rappresenta una ipotesi non provata dai fatti e dalle testimonianze raccolte di pratiche che farebbero riferimento all’attività dello psicologo e che, comunque, soltanto con una sentenza definitiva e passata in giudicato potranno essere accertate».

Nell’udienza di lunedì, il processo per esercizio abusivo della professione di medico fisiatra e psicologa psicoterapeuta è stato di nuovo rinviato, di conseguenza per il momento è possibile riportare solo quello che sostiene l’accusa, nel capo d’imputazione. La difesa ha già avuto modo di dire che i titoli ci sono e l’attività di psicologa e psicoterapeuta non sarebbe mai stata esercitata. Quanto alle parti offese, sono dieci persone, che si sono rivolte alla donna tra il 2007 e il 2012.

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