La minoranza attacca sulla farmacia e sui controlli sismici

Val di Zoldo, il gruppo guidato da Alessandro Santin contesta al sindaco De Pellegrin la mancata collaborazione

VAL DI ZOLDO. Verifica sismica delle scuole, futuro della farmacia Monte Pelmo a Fusine, stesura dello statuto comunale, rappresentanti delle Pro loco in consiglio. Questi alcuni dei temi su cui il gruppo di minoranza “Zoldo: la mia Val” intende presentare una serie di interrogazioni e mozioni all’amministrazione, anche per trovare risposta alle istanze arrivate da parte della popolazione.

«A distanza di mesi dall’insediamento dell’amministrazione guidata dal sindaco De Pellegrin, il nostro gruppo si vede costretto a esprimere il proprio dissenso attraverso la stampa», dice il capogruppo di minoranza, Alessandro Santin. «Infatti, nonostante sin da subito “Zoldo: la mia Val” abbia teso la mano della collaborazione ai vincitori, poco o nulla è stato concesso dall’amministrazione e in particolare dal sindaco. Intendiamo inoltre porre all’attenzione alcuni temi di rilevante interesse».

Sul “tavolo”, come si diceva, la verifica sismica delle scuole. «De Pellegrin, sui quotidiani locali, non ha precisato che è stato deciso di effettuare verifiche solo sulle scuole di Forno e Dont, escludendo pertanto quelle di Fusine», sottolinea ancora Santin. «Al nostro gruppo pare ingiusto non garantire a tutti gli alunni le stesse condizioni di sicurezza, per quanto pochi siano. Proponiamo inoltre di cogliere l’occasione per svolgere anche le verifiche statiche delle coperture».

La minoranza fa poi presente che l’amministrazione, dopo un iniziale incontro a luglio, «non ha mantenuto fede alle promesse di informare dettagliatamente il nostro gruppo sulle questioni inerenti il futuro della farmacia Monte Pelmo. Chiediamo l’esposizione in consiglio comunale dei dati ufficiali disponibili e la valutazione degli aspetti legali implicati».

Sul fronte dello statuto comunale, «nonostante l’accordo di costituire un gruppo di lavoro tra maggioranza e minoranza, dobbiamo contestare la modalità di lavoro scelta», dice Santin. «Difatti, nonostante il regolamento comunale preveda l’istituzione di una commissione, la maggioranza insiste nel proporre un “tavolo di lavoro”, che a nostro parere non è la soluzione adeguata». «L’amministrazione De Pellegrin non ha ancora proceduto alle nomine dei rappresentanti delle Pro Loco in consiglio», aggiunge.

Martina Reolon

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi