La mobilitazione del Comelico
SANTO STEFANO DI CADORE. In Comelico tutti ricordano ancora gli eventi franosi del 9 agosto e del novembre 2014 che avevano bloccato la statale “Carnica” all'ingresso dell'abitato di Santo Stefano di Cadore e porta d'accesso all'intera val Comelico e Sappada. Pesantissimi i danni economici e pratici alla popolazione.
È datata 4 settembre 2014 la prima corrispondenza tra alessandra Buzzo e il governatore Luca Zaia: il sindaco chiedeva l'aggiornamento delle linee di indirizzo della Regione con l'inserimento della galleria di Coltrondo. La sollecitazione viene ripetuta il 14 novembre, dopo la nuova emergenza, da parte di tutti i sindaci del Comelico e del Cadore e dei rappresentanti di altre istituzioni. Dieci giorni dopo parte l'assalto all'Anas, ai parlamentari bellunesi, ancora a Zaia. E dal 27 novembre, mail quotidiana al governatore con la richiesta di inserimento di Coltrondo nelle linee di indirizzo degli investimenti della Regione.
La mobilitazione è generale. Zaia incontra anche gli amministratori del Comelico e il 27 gennaio si formalizza l'inserimento da parte della Regione della Galleria di Coltrondo come prima priorità infrastrutturale. Passa una settimana e Buzzo scrive a Renzi, al ministro Lupi, all'Anas di nuovo. In marzo Lupi sale a Belluno e assicura il paramassi per il mese di ottobre, ma subito dopo si dimette. È del 14 aprile la prima sollecitazione di Buzzo a chi lo sostituisce, il ministro Delrio. Le missive si susseguono, senza soluzione di continuità. Tra le ultime l'assicurazione da parte del presidente dell'Anas Armani, che garantisce l'appaltabilità dell'opera nel 2019.
E come non ricordare la grande festa in piazza di fine novembre 2014, durante la quale, al motto di “Forza Comelico”, tutta la valle si mette in gioco per sollecitare una soluzione definitiva alla precaria viabilità d'ingresso e d'uscita? E gli alpini e i volontari della protezione civile, che al freddo e al gelo vegliano sulla transitabilità di Bus de Val, oltre che sul passo Sant'Antonio? È anche a seguito di questa mobilitazione che si accende l'attenzione del governo sul Comelico per inserirlo nella strategia delle cosiddette Aree interne. Proprio l'altro ieri il sindaco Buzzo ha partecipato a un vertice a Roma. Nelle prime settimanale del nuovo anno arriverà una delegazione da Roma per mettere a punto definitivamente il programma di opere e iniziative da portare a termine entro il 2023, con un primo contributo di 3 milioni e mezzo di euro. L'obiettivo? Fare del Comelico la valle del bene-stare.(f.d.m.)
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