La mostra mercato per San Martino ha venti espositori
di Alessia Forzin
BELLUNO
Venti aziende agricole e lattiero casearie di tutta la provincia di Belluno si metteranno in vetrina sabato e domenica nella 10^ edizione della Mostra mercato organizzata dalla Comunità montana Belluno – Ponte nelle Alpi in piazza Duomo.
Sarà una domenica di festa per la città, con diverse occasioni per trascorrere qualche ora a spasso per le vie del centro: oltre alla mostra dei prodotti agricoli, in programma c'è la Fiera di san Martino, e in piazza delle Erbe gli amanti dell'antiquariato troveranno il mercatino “Cose di vecchie case”. Piazza Duomo per due giorni si trasformerà nel regno dei prodotti tipici del territorio.
La mostra mercato della Cm, organizzata con la collaborazione della Cm Valbelluna e dei Comuni di Belluno e Ponte nelle Alpi, giunge al traguardo dei 10 anni ospitando produttori da ogni angolo della provincia, da Sovramonte a Mel, da Quero a San Pietro di Cadore, passando per la Valbelluna e Ponte nelle Alpi. Quattro gli stand dove si potranno acquistare diverse varietà di miele, sei quelli dedicati ai formaggi, nove alle aziende agricole (ortaggi e frutti) e uno agli sciroppi di fiori.
«Questo è il nostro san Martino, un momento che per l'agricoltura ha sempre segnato il passaggio da una stagione a un'altra», ha spiegato il presidente della Cm Giorgio De Bona. Ed è adesso che si tirano le fila di un'annata in chiaro scuro, soprattutto a causa di un meteo ballerino che ha messo in difficoltà alcuni prodotti. «Noi abbiamo qualche problema con il radicchio tardivo, perchè il clima troppo mite non ne consente la maturazione», spiegano dall'azienda La Campagnola di Santa Giustina. «Tutto l'anno ci sono stati alti e bassi, perchè il meteo è stato a fasi alterne». Basta pensare a cosa è successo in luglio, con le piogge continue, e in settembre, con temperature che in più di qualche caso ricordavano quelle agostane. Gli sbalzi di temperatura non fanno bene nemmeno ai pomodori, «perchè non abbiamo serre, lavoriamo in orto e sottostiamo ai capricci del clima», aggiunge Bianca Baruffolo (Mele a Mel).
Nonostante tutto, l'agricoltura bellunese appare in buona salute. Lo confermano anche i tanti giovani che stanno riscoprendo il lavoro dei campi, importantissimo per tutelare il territorio e metterlo al riparo dalle problematiche che hanno devastato gran parte dell'Italia in queste ultime settimane: «Quello degli agricoltori è un lavoro prezioso», conferma De Bona. «Abbiamo visto tutti cosa succede quando il territorio non viene curato. Se con tutta la pioggia caduta in questi giorni la nostra provincia non è andata in sofferenza è anche per merito di chi si impegna nella sua manutenzione». Ovvero gli agricoltori, che però «necessitano di aiuti da parte degli enti, locali e non, per continuare a fornire un servizio fondamentale per il territorio», conclude il presidente. Sabato e domenica il tendone sarà aperto dalle 9 alle 19, e non mancheranno la mostra di dipinti a tema “Paesaggi” di Daniela Dal Farra e Loredana Facoli e uno spazio dedicato all'associazione Spazi in frutto, che si dedica al recupero e alla valorizzazione di antiche varietà di frutta presenti per non perdere parte della biodiversità agricola locale e per continuare a tramandare i saperi legati all'utilizzo dei frutti, alla preparazione degli innesti e alla coltivazione di queste piante autoctone.
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