La moto di Alessandro era visibile

FELTRE. Il fanale della moto era acceso. Il conducente del furgoncino Fiat Doblò era in grado di vedere Alessandro Dalla Zuanna, il motociclista morto nell’incidente stradale dell’alba di venerdì, al Casonetto. Erano le 5.30 e c’era anche un po’ di luce solare sul tratto di statale 50 di Grappa e passo Rolle, al momento dello schianto. Queste le prime conclusioni, alle quali sarebbero giunte le indagini dei carabinieri di Feltre. Che però non hanno ancora definitivamente ricostruito la dinamica dell’incidente e anche ieri sono stati vicino a ponte Caorame, per completare il fascicolo da consegnare al procuratore capo Francesco Saverio Pavone.
Sia il Doblò carico di pane fresco guidato dal 52enne feltrino V.T. che il Tm Racing 400 di Dalla Zuanna sono sotto sequestro, a disposizione dell’autorità giudiziaria. In queste ore, ci dev’essere stata l’ispezione cadaverica del giovane, che è deceduto all’ospedale Ca’ Foncello di Treviso, da vedere se ci sarà o meno la richiesta di provvedere all’autopsia. Da questo aspetto, dipenderanno il nulla osta e la data dei funerali. Intanto, il profilo facebook del ragazzo si è riempito di messaggi non solo da parte di amici, ma anche di conoscenti o semplicemente di chi qualche volta lo vedeva passare lungo quella strada, che gli serviva per andare al lavoro, alla Pandolfo alluminio. È proprio allo stabilimento di Lentiai che questo grande appassionato di moto avrebbe dovuto arrivare l’altra mattina. Sulla pagina fb del nostro giornale, è intervenuto Carlo Rento, il padre di Alessandro, il trentanovenne motociclista, che a luglio si è schiantato su un furgone lungo la strada tra per Croce d’Aune, morendo poche ore dopo all’ospedale di Treviso, per politrauma ed emorragie interne: «Maledette moto!!! In questo momento, non ho parole perché è ancora viva in me la perdita di mio figlio Alessandro, ma sono vicino alla famiglia e al dolore che prova».
Secondo una prima ricostruzione, il conducente del furgoncino avrebbe cercato si svoltare a sinistra in direzione Nemeggio, lungo una strada il cui transito è riservato ai residenti, quando ha tagliato la strada al centauro, che invece stava procedendo verso Busche. Proseguono le indagini anche per scoprire le velocità tenute dai due mezzi, oltre alla completa dinamica dell’incidente mortale, che si è portato via la vista di questo ragazzo che a meno di un mese dalla fine della scuola, il Rizzarda, aveva già trovato una occupazione. Già nella giornata di oggi, ci potrebbero essere degli sviluppi soprattutto sulla data dei funerali del ragazzo.
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