La nuova centralina di Majon in funzione parte la convenzione
CORTINA. È in funzione la centralina idroelettrica di Majon. La notizia è stata data dal vice sindaco Enrico Pompanin che ha presentato la convenzione che sarà approvata martedì in consiglio comunale per la gestione tecnico-amministrativa dell'impianto idroelettrico.
La centralina, pensata una decina di anni fa, dall'allora vice sindaco Bruno Dimai Fileno, portata avanti e realizzata dall'attuale amministrazione in collaborazione con il Bim Gsp, sfrutterà l’acquedotto del Forame. Un lungo iter burocratico ha anticipato il bando e la realizzazione dell'impianto. Un iter che, nell’agosto 2009, ha visto il consiglio comunale votare all’unanimità la permuta dei terreni sui quali sorge la centralina.
L’impianto si trova a Majon, sul prato del Ru da Cianpo, vicino alla ciclopedonale dell’ex ferrovia, dove un tempo c’era la caserma della polizia stradale. I privati proprietari dei terreni hanno ricevuto, in cambio dell’area messa a disposizione, due terreni per una superficie totale di circa 1.400 metri quadri sulla sponda sinistra del torrente Boite, sotto via del Castello, in località Pian Vijinà, di fronte al Morin Maderla.
La centralina dovrebbe produrre 500 kWh l’anno circa. L’impianto è completamente automatizzato, cioè in grado di prelevare l’acqua dall’acquedotto solo quando ce ne sarà in eccesso. Prima della messa in funzione della centralina l’acqua in esubero fuoriusciva e finiva nei vari ruscelli che si trovano vicino all’acquedotto.
«La nuova convenzione sostituisce quella del 2007», spiega Pompanin, «sia perché sono cambiate le normative ministeriali in tema idroelettrico sia perché prima era stata stipulata con Bim Gsp e ora è con Bim Infrastrutture. La concessione sarà cointestata tra il Comune e Bim Infrastrutture e il Comune rimane l'ente capofila. La centralina è costata 530 mila euro di cui c'è stato un contributo regionale di 95 mila euro. La gestione tecnico- amministrativa sarà affidata a Bim Infrastrutture che per 12 anni verserà 40 mila euro più Iva all'anno come affitto. La stima prevista è che la centralina possa produrre energia quantificabile dai 70 mila agli 80 mila euro l'anno. Bim Infrastrutture terrà per se la parte dei ricavi necessari a coprire le spese vive di gestione, l'altra parte andrà nelle casse del comune. Questo è uno schema di convenzione già adottato da altri comuni bellunesi che hanno in funzione centraline idroelettriche in gestione a Bom ed è vantaggioso per il comune. La convenzione avrà durata di 12 anni ma poi sarà prorogabile e partirà dal 1 aprile prossimo. Per noi», conclude Pompanin, «è stato molto importante raggiungere l'obiettivo di riuscire a mettere in funzione la centralina idroelettrica in quanto porterà benefici sul territorio sia in termini ambientali che economici».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi