La nuova Crepadona senza Cubo Botta e con una caffetteria

Il progetto di ristrutturazione del palazzo sarà presentato oggi ai cittadini nel salone nobile di Palazzo Fulcis
Belluno, 13 settembbre 2007. Ultii preparativi per l'allestimento della grande mostra sul Tiziano, che aprirˆ ufficialmente i battenti domani
Belluno, 13 settembbre 2007. Ultii preparativi per l'allestimento della grande mostra sul Tiziano, che aprirˆ ufficialmente i battenti domani

BELLUNO . Più spazio, scaffali aperti lungo i loggiati, via il Cubo di Botta e al suo posto una piazzetta coperta con tanto di caffetteria. Il progetto per il restyling di Palazzo Crepadona promette una grande apertura alla cittadinanza e ai giovani, che potranno riappropriarsi in toto di uno dei centri cittadini più amati e frequentati.

I dettagli del progetto, realizzato dallo studio Arteco di Verona saranno esposti questa sera alle 18 nel salone di Palazzo Fulcis (posti limitati a 50 persone per ragioni di sicurezza) e in replica martedì 13 marzo alle 18 in Sala Bianchi.

«L’evento si inserisce in una serie di incontri che terremo ogni martedì in Sala Bianchi dal 6 al 27 marzo, sempre alle 18», spiega Franco Frison, assessore all’urbanistica «in questi serate parleremo con i diretti interessati e i cittadini delle opere di rigenerazione urbana che abbiamo in programma, oltre alla Crepadona, alle scuole Gabelli, alla ciclovia del Piave e agli spazi all’aperto dell’ex caserma Piave».

Cosa prevede il progetto di Palazzo Crepadona?

«L’obiettivo è di trasformarlo da semplice contenitore di biblioteca e archivio in uno spazio aperto ai giovani a tutta la cittadinanza. Per prima cosa verranno recuperati due piani di loggiati, dove venivano organizzate le mostre prima dell’apertura di Palazzo Fulcis, e lì saranno disposti, tra gli altri servizi bibliotecari, gli scaffali aperti per la libera consultazione dei materiali che verranno recuperati dall’archivio. I due piani di loggiati, sono completamente finestrati e l’ambiente sarà luminoso e gradevole con affaccio a 360 gradi sul chiostro interno».

E il Cubo di Botta?

«Verrà demolito e rimosso, così da permettere il ripristino dell’area com’era in precedenza. È una struttura pensata come provvisoria e al momento non contiene nulla, perciò il giardino interno potrà essere ripulito e tornerà a godere della luce naturale. Ma non è tutto, il chiostro, oltre al recupero della pavimentazione, verrà coperto da un tetto trasparente; così la città avrà una nuova piazzetta riparata, un punto d’incontro importante, animato anche da una caffetteria. Diventerà un vero salotto culturale aperto e accogliente per tutti i bellunesi».

L’intero palazzo sarà destinato alla biblioteca?

«Sì, l’idea è che si trasformi in una mediateca moderna, con vari servizi e spazi aperti al pubblico, dai ragazzi agli anziani. Ad oggi capita che la gente faccia fatica in alcune parti del giorno a trovare posto nelle sale messe a disposizione per la lettura».

Verranno toccate anche le strutture esistenti?

«Ci sono alcune cose che vanno sistemate, come la scala a chiocciola che oggi dà accesso alla biblioteca e che è fuori norma, andrà rimossa e pensata una soluzione alternativa. All’incontro di questa sera saranno presenti anche i progettisti dello studio Arteco e del Comune che spiegheranno nel dettaglio le scelte proposte. È importante incontrarsi con i portatori d’interesse e i cittadini perché non stiamo consegnando alla città un progetto completo e intoccabile, al contrario: vogliamo ragionare con gli altri e raccogliere quante più proposte possibili per rigenerare le proprietà del Comune in maniera condivisa e utile per tutti».

Di che cifre stiamo parlando? E quando inizieranno i lavori?

«La spesa complessiva prevista è di 2 milioni e 700mila euro, dei quali 2 milioni riguarderanno solo i lavori. I soldi provengono dal bando statale per la rigenerazione urbana e contiamo di terminare la definizione del progetto e di chiudere la gara d’appalto entro la fine dell’anno per poter cominciare effettivamente i lavori con l’inizio del nuovo anno».

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