La nuova Crepadona senza Cubo Botta e con una caffetteria
BELLUNO . Più spazio, scaffali aperti lungo i loggiati, via il Cubo di Botta e al suo posto una piazzetta coperta con tanto di caffetteria. Il progetto per il restyling di Palazzo Crepadona promette una grande apertura alla cittadinanza e ai giovani, che potranno riappropriarsi in toto di uno dei centri cittadini più amati e frequentati.
I dettagli del progetto, realizzato dallo studio Arteco di Verona saranno esposti questa sera alle 18 nel salone di Palazzo Fulcis (posti limitati a 50 persone per ragioni di sicurezza) e in replica martedì 13 marzo alle 18 in Sala Bianchi.
«L’evento si inserisce in una serie di incontri che terremo ogni martedì in Sala Bianchi dal 6 al 27 marzo, sempre alle 18», spiega Franco Frison, assessore all’urbanistica «in questi serate parleremo con i diretti interessati e i cittadini delle opere di rigenerazione urbana che abbiamo in programma, oltre alla Crepadona, alle scuole Gabelli, alla ciclovia del Piave e agli spazi all’aperto dell’ex caserma Piave».
Cosa prevede il progetto di Palazzo Crepadona?
«L’obiettivo è di trasformarlo da semplice contenitore di biblioteca e archivio in uno spazio aperto ai giovani a tutta la cittadinanza. Per prima cosa verranno recuperati due piani di loggiati, dove venivano organizzate le mostre prima dell’apertura di Palazzo Fulcis, e lì saranno disposti, tra gli altri servizi bibliotecari, gli scaffali aperti per la libera consultazione dei materiali che verranno recuperati dall’archivio. I due piani di loggiati, sono completamente finestrati e l’ambiente sarà luminoso e gradevole con affaccio a 360 gradi sul chiostro interno».
E il Cubo di Botta?
«Verrà demolito e rimosso, così da permettere il ripristino dell’area com’era in precedenza. È una struttura pensata come provvisoria e al momento non contiene nulla, perciò il giardino interno potrà essere ripulito e tornerà a godere della luce naturale. Ma non è tutto, il chiostro, oltre al recupero della pavimentazione, verrà coperto da un tetto trasparente; così la città avrà una nuova piazzetta riparata, un punto d’incontro importante, animato anche da una caffetteria. Diventerà un vero salotto culturale aperto e accogliente per tutti i bellunesi».
L’intero palazzo sarà destinato alla biblioteca?
«Sì, l’idea è che si trasformi in una mediateca moderna, con vari servizi e spazi aperti al pubblico, dai ragazzi agli anziani. Ad oggi capita che la gente faccia fatica in alcune parti del giorno a trovare posto nelle sale messe a disposizione per la lettura».
Verranno toccate anche le strutture esistenti?
«Ci sono alcune cose che vanno sistemate, come la scala a chiocciola che oggi dà accesso alla biblioteca e che è fuori norma, andrà rimossa e pensata una soluzione alternativa. All’incontro di questa sera saranno presenti anche i progettisti dello studio Arteco e del Comune che spiegheranno nel dettaglio le scelte proposte. È importante incontrarsi con i portatori d’interesse e i cittadini perché non stiamo consegnando alla città un progetto completo e intoccabile, al contrario: vogliamo ragionare con gli altri e raccogliere quante più proposte possibili per rigenerare le proprietà del Comune in maniera condivisa e utile per tutti».
Di che cifre stiamo parlando? E quando inizieranno i lavori?
«La spesa complessiva prevista è di 2 milioni e 700mila euro, dei quali 2 milioni riguarderanno solo i lavori. I soldi provengono dal bando statale per la rigenerazione urbana e contiamo di terminare la definizione del progetto e di chiudere la gara d’appalto entro la fine dell’anno per poter cominciare effettivamente i lavori con l’inizio del nuovo anno».
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