La passione del vintage trasformata in professione: è la formula di “Naftalina”

SANTA GIUSTINA. Un sogno giallo chiamato Naftalina. Dalla passione per il riciclo di vecchi oggetti e la tenacia di una giovane coppia, dal 2015 è nata, cresciuta e fiorita a Santa Giustina un’attività ricca di chicche e curiosità che da avventura famigliare sta diventando un punto di riferimento in provincia e fuori, per gli amanti del vintage e del recupero.. Una realtà capace di dare risposta non solo alle voglie d’antiquariato dei clienti, ma anche di veicolare un importante messaggio contro lo spreco e il consumismo sfrenato che può far solo bene alle future generazioni. Una fiera permanente che si richiama all’economia circolare.
GLI INIZI
Loro sono Tanya Balzan e Hendrick Chiesurin, una coppia piena di energia che, assieme ai figli Alessandro e Vittorio, quattro anni fa si è lanciata in una difficile scommessa: «I nostri stipendi non ci bastavano e abbiamo cominciato a dar forma a un sogno che Hendrick teneva nel cassetto da tempo», spiega Tanya, «così è nata Naftalina, che inizialmente era solo una bancarella dell’usato che saltellava di fiera in fiera nei ritagli di tempo strappati al lavoro».
Poi, man mano che le cose cominciavano a ingranare, i due hanno deciso di fare sul serio: «Inizialmente, per recuperare la merce, avevamo bisogno di un furgone e per averlo abbiamo venduto la moto e l’auto, poi lo abbiamo colorato di giallo e lo abbiamo lanciato alla ricerca dei migliori affari tra mansarde e cantine di mezza provincia», continua Tanya.
Poi, nel 2016 Naftalina trova una casa: un capannone in via Volpere a Santa Giustina. Un porto dove cominciano a confluire centinaia di oggetti, ognuno con la propria storia e il proprio valore, ma tutti con la stessa voglia di tornare utili a qualcuno: «Abbiamo vari settori dedicati. Nel nostro magazzino si ritrovano tutte le conoscenze acquisite in anni di lavoro da Hendrick, tra le macchine agricole e da giardinaggio o in mezzo a console e hi-fi che lo hanno accompagnato nella sua carriera da dj. A questo, ora che da febbraio Naftalina diventerà ufficialmente la sua unica occupazione, si aggiunge il piccolo laboratorio di falegnameria, che abbiamo inaugurato per rimettere a nuovo vecchi mobili e piccoli oggetti in legno che le persone ci portano da esporre in conto vendita».
UN DOPPIO MESSAGGIO
«Rincorrete sempre i vostri sogni, provate a realizzare la vostra felicità», è il consiglio di Tanya, ma la filosofia che sta alla base del negozio giallo non è legata solo al recupero di vecchi oggetti in quanto tali, ma anche al mantenimento della memoria che molti di essi custodiscono.
«La mia soddisfazione più grande è vedere persone di una certa età che entrano in negozio e raccontano a figli e nipoti come si usasse un determinato strumento», spiega Tanya, «ci piace tenere alcune chicche in negozio (come la timbra cartellini che fu dell’allora Usl 1 di Belluno o gli strumenti della banda di Sedico) e anche se sappiamo che difficilmente le venderemo, per noi raccontano del nostro passato. Un patrimonio che, esattamente come il riciclo, ci piacerebbe passare ai più piccoli, tenendo vivo il ricordo e consegnando nelle loro mani un mondo migliore».
UN AEREO?
Sulla loro pagina Facebook (naftalinavintage2015) i due fanno il verso, superandoli in simpatia, ai ben più noti Ferragni e Fedez e raccolgono sempre maggiori consensi dagli oltre duemila followers che seguono le presentazioni degli stravaganti oggetti presenti nel baule delle meraviglie del negozio; ma tra le tante bizzarrie e sorprese, nemmeno il biliardo spedito in Africa riesce a superare l’ultima follia targata Naftalina: un aereo da turismo.
«Viene direttamente dall’aeroporto di Belluno, ci abbiamo messo mesi per riuscire a portarlo sul nostro piazzale, ma ora vogliamo che diventi il simbolo del decollo della nostra attività. E chissà che prendendo il volo non diventi anche lui giallo canarino». —
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