La pecora di Lamon è in ripresa anche i montoni ora sono locali

LAMON. Il piano di salvataggio della pecora di razza Lamon, a rischio di estinzione, sta continuando, pur con le sue difficoltà.
«C’è un lento e graduale aumento dei capi»: a dirlo è il sindaco Vania Malacarne, nella settimana in cui è in programma la seconda edizione della rassegna dedicata alla pecora Lamon, che si svolgerà sabato e domenica nella zona delle scuole medie, in via Ferd.
Se l’anno scorso era importante cominciare, il consolidamento della manifestazione porta con sé un segnale, confermato dal fatto che da quest’anno, per la stagione di pascolo sul monte Coppolo (che è comunale ed è regolamentato) non servono più i montoni di Veneto Agricoltura per la riproduzione, perché a Lamon ce ne sono a sufficienza: di sicuro tre, forse quattro.
«Siamo diventati autonomi, comunque ringraziamo Veneto Agricoltura, che ha sempre garantito la disponibilità dei montoni e ce li avrebbe forniti anche quest’anno», dice il sindaco, mentre gli esperti di razza stanno visitando tutti gli allevamenti per certificare i capi nati dopo la campagna del pascolo dell’anno scorso.
«È una scommessa e una sfida, in cui continuiamo a credere», rimarca Vania Malacarne. «Adesso aspettiamo che la Regione dia applicazione alle misure previste a sostegno con il nuovo Piano di sviluppo rurale».
Nel frattempo l’altopiano si prepara alla rassegna dedicata alla pecora. C’è sempre la collaborazione con il Comune di Canal San Bovo, che il fine settimana successivo ospiterà la manifestazione “Verso l’alpeggio”. Atteso anche l’assessore all’agricoltura della Provincia di Trento, Michele Dallapiccola. Dopo l’inaugurazione sabato alle 9.30, ci sarà il concorso che valuta gli esemplari migliori di pecora Lamon. Gli allevatori sono quattordici, tra cui enti pubblici come il Parco di Paneveggio, la scuola Agraria di Vellai e Veneto Agricoltura.
Alle 12.30 aprirà lo stand gastronomico con specialità a base di carne di pecora, mentre alle 15 ci sarà il convegno su: “Razze autoctone: come valorizzarle?”. Interverranno i rappresentanti delle associazioni che si occupano del recupero e valorizzazione delle razze a rischio di estinzione come il caso di Lamon, ma anche della pecora Alpagota, Brogna, Foza, Tingola e della capra Mochena. La giornata sarà arricchita dalle dimostrazioni di lavorazione della lana e di tosatura. Non mancherà il mercatino, mentre dopo cena la serata sarà in musica.
Domenica alle 10 spazio alla creazione di spaventapasseri a cura delle contrade lamonesi, con la premiazione del più bello per il “Festivalbarc”. Alle 15 “I pastori raccontano la transumanza”, con le testimonianze di Candido Stefani di Canal San Bovo, Angelo Paterno “Lupo” di Strigno e i fratelli Albino e Pio Jobstraibizer della Val dei Mocheni. La rassegna chiuderà alle 18.
Raffaele Scottini
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