La “Pet-Therapy” per i bimbi di Pediatria

BELLUNO. Cinque incontri di attività assistita con gli animali all’ospedale San Martino di Belluno. Il progetto prevede l’ingresso dei cani da Pet-Therapy nel reparto di Pediatria del nosocomio bellunese a beneficio dei piccoli ricoverati. Il primo incontro è in programma giovedì alle 9 con Tamu, un “curly coated retriever” femmina di 3 anni, condotto dall’educatrice cinofila Elena Zanardo.
«È comprovato da studi ormai consolidati che il contatto con un animale d’affezione è indicato per stimolare le relazioni interpersonali in quanto favorisce il dialogo, il gioco e l’ilarità», spiega la psicologa Laura Furlani, «l’animale riesce a svolgere una funzione di ammortizzatore in situazioni personali di difficoltà, di stress e di conflittualità. Inoltre può rappresentare un valido aiuto per le persone che vivono la necessità di trovare un tramite tra se stesse e il mondo esterno, stimolandone il senso di affetto e di sicurezza, la comunicazione verbale e quella gestuale aumentando così il loro stato di benessere. Questo è tanto più vero nel caso di bambini che subiscono un ricovero».
Il progetto si svilupperà in cinque sedute a di un’ora e mezza, suddivise in due parti distinte: una prima parte coinvolgerà nelle attività con il cane gli alunni della scuola primaria invitati nel reparto e una seconda parte interesserà i bambini ricoverati.
Il San Martino è orientato da tempo ad aprire alcuni reparti alle componenti sociali del territorio, coinvolgendo e dialogando con enti e associazioni, in questo caso attenti ai bisogni fondamentali dei bambini. «Lo fa mettendo in campo diverse iniziative che coinvolgono i familiari dei ricoverati, gli alunni delle scuole bellunesi, i volontari delle associazioni e tante altre persone che possono entrare in reparto e contribuire a migliorare la qualità della vita dei bambini ricoverati», aggiunge Furlani.
Saranno l’insegnante dell’ospedale Barbara Tormen e la caposala Marilisa Celato con il primario Stefano Marzini e il personale del reparto ad accogliere giovedì le classi terza e quarta delle elementari di Badilet, «perchè il progetto è pensato anche per far avvicinare i bambini sani alla realtà del reparto di pediatria», chiarisce Marco Coden, che fa parte dell’Abvs di Visome, tra i pionieri, con il segretario Pierangelo Da Gioz, di un progetto iniziato cinque anni fa con una raccolta fondi (circa 10 mila euro raccolti con Pantera Rosa e Consulta giovani Limana) e che oggi coinvolge numerose associazioni di volontariato e anche sportive, come lo Juventus Club Belluno che sostiene le attività della Pediatria. —
Ezio Franceschini
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