La pianura ha sete: calano i livelli dei laghi bellunesi

Nel Bellunese attualmente sono a corto d’acqua i laghi Santa Croce, Centro Cadore e Corlo nel Feltrino. Meno quelli di Alleghe e Auronzo, a regime differente.

BELLUNO. Laghi bellunesi in sofferenza. Con la richiesta d’acqua da parte dei consorzi irrigui della pianura per uso agricolo, accolta dalla Regione e dall’Enel, cala il livello dei laghi del Bellunese. Una situazione che preoccupa il settore turistico della montagna, che anche sui bacini d’acqua alpini conta per il suo sviluppo.

A Farra d’Alpago, tutto intorno al lago di Santa Croce, dove fervono le attività legate agli sport acquatici, il livello del lago è calato di alcuni metri. Una tendenza che preoccupa l’amministrazione comunale e gli operatori turistici. Sindaco e assessore al turismo si sono incontrati con l’assessore regionale Gianpaolo Bottacin, che ha condiviso la preoccupazione, offrendo collaborazione, ma ha ricordato la legge nazionale del 2006, che mette al secondo posto, dopo l’idropotabile, le esigenze dell’agricoltura. Precedenza sul turismo quindi, per i coltivatori del Rodigino, salati dai reflussi di Po, e costretti a gettare i raccolti, per i consorzi del Vicentino e del Veronese, ma anche del Trevigiano e del basso Livenza, tutti assetati dalla siccità degli ultimi mesi.

Il problema però rimane, nonostante ci siano e funzionino abbastanza bene gli accordi tra Comuni bellunesi rivieraschi ed Enel (e a suo tempo la Provincia). Nel senso che nelle ultime stagioni si è riusciti a garantire un livello dei laghi tale da consentire le attività turistiche, almeno fino alla fine di agosto. Ma il problema si ripresenta puntualmente quando accadono fenomeni come la siccità, che fanno mancare l’acqua alla pianura.

Bottacin, in veste di assessore in Regione, promette di continuare a cercare un accordo che coinvolga tutti i laghi del Veneto e di porre la questione nel prossimo incontro con il ministro per l’ambiente Galletti, oggi a Roncade.

Per Roger De Menech, deputato del Pd, «aldilà delle legge nazionale è comunque compito della Regione dettare le priorità ed essa avrebbe gli strumenti per farlo». L’invito dell’ex sindaco di Ponte è alla collaborazione e lavorare su più fronti a partire, però, da una mediazione tra la Regione e i consorzi di bonifica dalla quale essi dipendono.

Nel Bellunese attualmente sono a corto d’acqua anche il lago del Centro Cadore e quello del Corlo nel Feltrino. Meno quelli di Alleghe e Auronzo, a regime differente.

Una soluzione definitiva è ciò che da tempo si augura l’amministrazione di Farra d’Alpago, che sul lago di Santa Croce sta costruendo un notevole indotto turistico, continuando a investire anche in progetti e opere di miglioramento spondale: «Spiace trovarsi nel bel mezzo della stagione con meno acqua del previsto, serve un rimedio definitivo per dare più tranquillità a chi lavora e investe nel turismo», dice il sindaco.

Ezio Franceschini

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