La pioggia non ferma l’esercitazione Sagf sul monte Piana

Uomini delle stazioni di Cortina ed Auronzo hanno simulato la ricerca con cani di un disperso e un recupero in parete

AURONZO. Il maltempo non ha modificato i piani del soccorso alpino della Guardia di Finanza, che ieri mattina sul monte Piana ha dato vita ad una spettacolare esercitazione firmata congiuntamente dalle stazioni di Cortina ed Auronzo, entrambe alle dipendenze della Compagnia di Cortina. Alla presenza del prefetto di Belluno, Francesco Esposito, e del comandante provinciale della Guardia di Finanza, colonnello Gaetano Giacchi, diciotto elementi con qualifica di tecnico di soccorso alpino appartenenti alle due stazioni si sono cimentati in due esercitazioni distinte: la prima si è concentrata nella ricerca di un disperso all’interno di un bosco con l’ausilio delle unità cinofile mentre la seconda ha riguardato il recupero in parete di un alpinista ferito. Nel primo caso il potenziale disperso, una volta recuperato, è stato imbarellato e successivamente trasportato dai soccorritori in strada dove ad attenderlo c’erano altri uomini con altri mezzi.

Nel secondo caso, invece, è stato messo in atto un sistema di recupero in parete di roccia con metodo “lecchese” che prevede il trasferimento dell’infortunato, anch’esso imbarellato, in discesa lungo il pendio fino al raggiungimento della strada sottostante.

L’esercitazione prevedeva inizialmente la partecipazione di due elicotteri della sezione aerea della Guardia di Finanza di stanza a Bolzano, ma il maltempo, con visibilità drasticamente ridotta, ha consigliato di tenerli a terra. Entrambe le esercitazioni si sono svolte sul monte Piana a quota 1950 metri d’altezza.

«Il maltempo ha reso le esercitazioni particolarmente realistiche, al punto che i salvataggi messi in pratica sembravano interventi veri», ha spiegato il capitano Gabriele Agostini, comandante della Compagnia di Cortina, «sono attività che svolgiamo con una certa periodicità anche se quelle pubblicizzate sono più o meno a cadenza mensile. Le stazioni di Auronzo e Cortina collaborano attivamente da tempo e queste iniziative hanno il compito di rodare ulteriormente una macchina che funziona già molto bene. I nostri interventi vengono effettuati sull’intero territorio provinciale anche se inevitabilmente, alla luce dell’enorme richiamo turistico che vantano a livello mondiale, prestiamo grande attenzione a ciò che avviene soprattutto durante la stagione estiva nell’area delle Tre Cime di Lavaredo. Sono esercitazioni che vantano una doppia finalità: verificare le tecniche di addestramento congiunto ad alta quota ma anche mettere in pratica le più moderne tecniche di recupero in parete da parte dei militari appartenenti al soccorso alpino».

Le esercitazioni si sono protratte per un’ora e mezza, costantemente sotto una pioggia battente, alla presenza anche del sindaco di Auronzo Tatiana Pais Becher. (dierre)

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