La pista da bob diventerà centro federale dolomitico

Regione, Comune e le Province di Trento e Bolzano firmano la garanzia per il Cio: l’impianto sportivo sarà usato anche dopo i Giochi invernali del 2026
Commissione di valutazione del CIO a Cortina
Commissione di valutazione del CIO a Cortina



Garantita la gestione futura della pista Eugenio Monti per la pratica di bob, slittino e skeleton. È stata sottoscritta una lettera di intenti tra Regione, Comune e le Province autonome di Bolzano e Trento, che punta ad una piena utilizzabilità dell’impianto come centro di riferimento federale per le attività di bob, skeleton e slittino del territorio dolomitico anche dopo i Giochi olimpici.

Il documento è entrato a far parte delle garanzie che il comitato di candidatura Milano Cortina 2026 ha inviato al Comitato olimpico internazionale. Questo è uno dei tanti temi inerenti la candidatura olimpica che è stato discusso al Foro Italico durante la 1087ª riunione della giunta nazionale del Coni, che martedì sera, all’apertura dei lavori, ha accolto per la prima volta il sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri con delega allo Sport, Giancarlo Giorgetti.

Durante l’incontro, il presidente del Coni Giovanni Malagò ha relazionato la giunta sulla candidatura olimpica di Milano-Cortina ai Giochi invernali 2026, anche in vista della sessione del Cio in programma a Losanna il 24 giugno quando verrà deciso se assegnare le Olimpiadi a Milano-Cortina o a Stoccolma-Are. Rassicurazioni sulla vita post olimpica dell’impianto di bob di Ronco sono state chieste dagli stessi membri del Cio.

All’esito degli incontri tenutisi con il Cio, (e in particolare della visita degli esperti tecnici tenutasi a Milano dall’11 al 15 febbraio e della visita della commissione di valutazione, svoltasi dal 1° al 6 aprile), sono stati chiesti chiarimenti in merito all’impegno delle amministrazioni interessate a garantire il sostegno alla gestione post olimpica dell’impianto ampezzano. Così Regione Veneto, Comune di Cortina e le due Province autonome hanno siglato la lettera di intenti tramite la quale si impegnano a sottoscrivere un accordo di durata pluriennale (almeno 15 anni), con cui regolare i rispettivi obblighi, anche di natura economica, nella gestione post olimpica dell’impianto.

Si vuole far diventare il sito di Ronco un impianto di riferimento europeo per le Federazioni nazionali che non dispongono di piste proprie per le attività di allenamento pre-competizioni e durante le pause delle competizioni stesse; garantire una piena accessibilità dell’impianto per rafforzare e diffondere la pratica del bob e dello slittino quali attività sportive tradizionali del territorio dolomitico; garantire una programmazione congiunta relativa alla realizzazione dell’opera mediante la predisposizione di un piano economico finanziario che preveda sia il ricorso a strumenti di finanziamento pubblico per interventi infrastrutturali strategici, sia il ricorso a investimenti privati che si pongono in linea con la legacy che la riqualificazione della pista intende perseguire e garantire la copertura di un eventuale deficit nella gestione economica dell’impianto stesso.

In merito viene sottolineata la possibilità di ricorrere alle risorse finanziarie del Fondo Comuni Confinanti, che è annualmente implementato di 80 milioni di euro. —


 

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