La politica bellunese unanime e convinta: appoggio bipartisan

Il Bard: «Primo passo per l’autonomia del nostro territorio» Pd: «Qui la Delrio non funziona». FI: «Serve un governo vero»
BELLUNO. Lode e gloria all’elettività. È unanime, e bipartisan, l’appoggio del mondo politico bellunese al progetto di legge costruito dall’assessore regionale Bottacin. «Siamo contenti che, dopo i proclami di facciata arrivati da ogni parte politica, finalmente ci sia un’iniziativa concreta», commenta il
Bard
. «Confidiamo venga approvata all’unanimità. Ricordiamo ai consiglieri del Partito democratico e della minoranza che i loro referenti hanno sottoscritto con il nostro movimento, e con l’intero Bellunese, un accordo proprio in questo senso (alle regionali 2015,
ndr
). A Roma continuano a tenere il documento sul fondo del cassetto, a Venezia non possono più nascondersi».


«Il ripristino dell’elettività diretta e, aggiungiamo noi, delle indennità per presidente, giunta e consiglio, è il primo passo per l’autonomia del nostro territorio», continua il Bard. «Un percorso che dovrà necessariamente passare anche per i due sì ai referendum del 22 ottobre per l’autonomia del Veneto e della Provincia di Belluno; poi sarà fondamentale che il Governo restituisca la dignità ai territori, ripristinando i trasferimenti per garantire i servizi, sempre più carenti».


Il Bard conclude con un appello ai consiglieri regionali: «Non fermatevi alla lotta di campanile, il messaggio che deve uscire dalla Regione Veneto deve essere forte e chiaro: la legge Delrio non funziona e sta facendo danni, è peraltro incostituzionale, va abolita al più presto».


Anche il
Partito democratico
non può che essere d’accordo. Era il dicembre del 2013 quando agli elettori delle Primarie venne fatto firmare un documento nel quale si chiedeva al segretario nazionale dem l’impegno a mantenere la Provincia di Belluno di primo grado, con presidente e consiglio eletti dai cittadini. «Abbiamo sempre creduto che l’elezione diretta sia lo strumento che permette di governare h24, pensando al territorio nel suo complesso», afferma la segretaria provinciale Erika Dal Farra. «Non possiamo nasconderci dietro un dito: è stato un ministro del Partito democratico a varare la legge che ha modificato le Province in enti di area vasta. A tre anni di distanza, verificato che la gestione per mezzo di questo strumento è più complicata e che questo sistema di governo può andare bene in molti territori ma non nel nostro, bisogna invertire la rotta».


Appoggio convinto dunque al disegno di legge di Bottacin: «Del resto anche il nostro deputato De Menech un anno e mezzo fa aveva depositato una proposta di legge per l’elezione diretta della Provincia di Belluno. La nostra linea sul tema è chiara, e aggiungo che non basta cambiare lo strumento di governo: la differenza la fanno sempre le persone».


Si dichiara «perfettamente d’accordo» con il disegno di legge il commissario provinciale di Forza Italia, Dario Bond. «È la strada giusta per dare ai cittadini la possibilità di scegliere un governo della provincia vero, necessario per un territorio come il nostro. Si passi a fatti, per tirarsi fuori il prima possibile da questa situazione».
(a.f.)


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