La polizia cerca i contatti dopo l’arresto del medico

L’uomo è accusato di detenzione e spaccio di droga ma parla di uso personale Gli investigatori sono a caccia del fornitore e degli eventuali consumatori 

BELLUNO. Uso personale, dice il medico. Ma la procura della Repubblica stenta a credere che Marco Sommavilla girasse in macchina, tra Cavarzano e Baldenich, con un etto e 30 grammi di marijuana e una decina di vasetti con dentro spinelli già rollati per fumarseli da solo. Su delega del pubblico ministero Marco Faion, la polizia sta setacciando telefono cellulare, tablet e computer portatile, alla ricerca di contatti interessanti, magari con assuntori, più o meno abituali. È già contestata la detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e si tratta di capire se ci sia oppure no una rete di consumatori, in seconda battuta chi abbia rifornito Sommavilla di un quantitativo abbastanza consistente di droga e su quale piazza di smercio.

Le indagini sono appena all’inizio e tutto rimane sotto sequestro, compresa la macchina, che qualche risposta giusta potrebbe darla. Intanto, la direzione dell’Usl 1 Dolomiti precisa che il medico «ha cessato la sua attività per l’azienda ospedaliera bellunese dal 3 luglio dello scorso anno». In effetti, l’indagato sta svolgendo attività libero professionale al poliambulatorio BellunoMedica ed è per questo che verso la 19 di martedì stava transitando lungo via Pellegrini. Quando ha incrociato la volante della polizia, ha prima cercato di cambiare strada e poi è passato con il rosso al semaforo all’incrocio con via Vittorio Veneto, scatenando un breve inseguimento degli agenti, a sirene spiegate.

La seconda contestazione riguarda il porto ingiustificato di arma od oggetto atto a offendere: svariati coltelli di diverse dimensioni. Sommavilla li ha spiegati con l’utilizzo che dovrebbe farne nella sua casera in montagna. La stessa motivazione è stata fornita per la pistola automatica a salve, una sorta di scacciacani, che lo proteggerebbe dagli animali selvatici. La polizia aveva chiesto una perizia, ma secondo le ultime notizie un accertamento supplementare potrebbe anche non essere indispensabile.

Martedì sera Sommavilla era stato arrestato in flagranza di reato. Nell’udienza di venerdì mattina, l’arresto è stato convalidato dal giudice per le indagini preliminari Marson. Il pubblico ministero Faion aveva chiesto la misura cautelare degli arresti domiciliari, ma il difensore di fiducia Addamiano (lo stesso del patteggiamento a un anno e due mesi nel processo Triage) ha spuntato la libertà, anche se con l’obbligo di firma quotidiano alla caserma dei carabinieri. L’uomo non si è presentato e, al momento, non sembrerebbe esserci la necessità d’interrogarlo.

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