La polizia provinciale indaga sull’attacco
BELLUNO. Lupo o cane randagio? Ci vorrà del tempo per sapere quale animale ha attaccato le pecore di Aldino Bianchet, nel recinto fra Tassei e Valmorel. Ieri gli agenti della polizia provinciale e quelli della polizia locale di Belluno si sono recati nel recinto per verificare la condizione delle pecore e raccogliere tutti gli elementi utili per identificare il responsabile dell’attacco predatorio.
Sono state scattate molte fotografie e raccolti dei reperti. Solo l’analisi di questi permetterà di sapere se l’attacco è stato fatto da un lupo oppure da un cane randagio. Appare molto improbabile che possa essere stata una volpe, perché nella notte fra sabato e domenica sono state sbranate cinque pecore e ne è stata ferita un’altra.
Le pecore erano state portate in un recinto fra Tassei e Valmorel dal loro proprietario, Aldino Bianchet. C’era anche lui ieri con i vigili urbani e gli agenti della polizia provinciale, che hanno fatto delle foto e dei prelievi. L’allevatore, che ha un’azienda agricola a Cirvoi, ogni anno porta alcuni capi nella zona di Tassei. È stato lui ad accorgersi dell’attacco subito dalle bestie.
Domenica mattina, quando è andato a portare loro acqua e cibo, ha trovato gli animali morti. Lunedì è stato contattato il veterinario dell’Usl, che ha certificato che ad aggredire le pecore è stato un canide. Magari un lupo? È presto per dirlo.
La polizia provinciale dovrà verificare molte cose, fra cui i segni dei morsi lasciati sul corpo delle pecore dal predatore. Ma potrebbe proprio essere un lupo l’animale che era stato avvistato, in più occasioni, a Valmorel. La polizia provinciale ha avviato un’indagine dopo la segnalazione fatta da tre tecnici di Bim Gsp che si trovavano nella zona di Malga Van, all’inizio di aprile. A questa si sono aggiunte le fotografie scattate da alcuni cacciatori durante i censimenti dei cervi, sempre nella stessa zona.
Ieri, intanto, Bianchet era nel suo recinto per rimuovere le carcasse delle pecore morte. Ha scavato una buca per sotterrarle e la ricoprirà con della calce. Poi aspetterà che arrivi il risarcimento del danno subito.
Spetta alla Regione erogarlo, sulla base della documentazione inviata dalla Provincia (alla quale l’allevatore si è rivolto martedì mattina). (a.f.)
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