La polizia scientifica al Vizietto a caccia delle cause del rogo divampato sabato

san vito di cadore. Non destano preoccupazione le condizioni della coppia ricoverata a Belluno dopo l’incendio del ristorante Vizietto di San Vito. I due sono ancora ricoverati al San Martino per accertamenti, ma sono fuori pericolo. Gli altri sfollati, in tutto sono nove le persone che hanno passato la notte fuori casa, sono ancora ospitati in un albergo di San Vito e attendono novità per oggi. Questa mattina, infatti, partiranno le verifiche da parte dei vigili del fuoco per stabilire l’agibilità degli appartamenti che si trovano sopra il ristorante e sono rimasti coinvolti dall’incendio.
È difficile che gli abitanti possano rientrare a casa, ma se non ci sono pericoli potranno almeno iniziare a riparare i danni. Oggi i vigili si occuperanno anche di dare una copertura provvisoria alla struttura. Il tetto è stato distrutto dalle fiamme e occorre proteggere l’immobile in caso di precipitazioni.
Nel frattempo il ristorante rimane sotto sequestro e ieri mattina la polizia scientifica è andata a San Vito per effettuare i rilievi e capire cosa abbia innescato le fiamme che in pochi minuti hanno avvolto tutto l’edificio. C’è da stabilire se l’incendio sia partito dall’interno del ristorante o dalle pertinenze esterne, come sembrerebbe da una sommaria valutazione fatta nelle ultime ore. Il ristorante, comunque, rimane sotto sequestro e per il momento non ci sono novità sulle cause dell’incendio. I proprietari dell’immobile sono tre fratelli sanvitesi, mentre i titolari del ristorante sono romani con altre attività in zona.
Ieri sono intervenuti anche i vigili del fuoco di Cortina, che sono entrati in tre appartamenti per recuperare alcuni beni indispensabili di proprietà degli inquilini evacuati.
«Domani (oggi per chi legge, ndr) ci confronteremo con i vigili del fuoco per capire meglio com’è la situazione all’interno della palazzina», spiega l’assessore Andrea Fiori che sta seguendo da vicino tutte le problematiche relative all’incendio e in particolare le esigenze degli sfollati. «A prima vista i danni agli appartamenti sembrerebbero contenuti, si vede solo un vetro rotto, e l’auspicio è che proprietari e inquilini possano iniziare al più presto il ripristino degli alloggi. In questo momento le persone che vivono nell’immobile sono ospitati in un albergo del paese, ma a breve si deciderà per il futuro, in particolare per la signora anziana che condivide l’appartamento con la badante. In questo caso, se il loro alloggio non sarà agibile, provvederemo cercando una sistemazione adeguata per tutto il tempo necessario», conclude l’assessore Fiori. —
I.A.
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