La Pro loco Trichiana spinge l’acceleratore sui Brent de l’Art

. «Puntiamo a valorizzare quello che è un vero e proprio gioiello naturalistico del nostro Comune, con l’obbiettivo di renderlo un luogo fruibile per i turisti».
Così il presidente della Pro loco Trichiana, Davide De Bona, si esprime sui Brent de l’Art, spettacolari canyon scavati dal torrente Ardo nella roccia a Sant’Antonio Tortal.
Domenica scorsa si è svolta la prima giornata delle visite guidate promosse dalla Pro loco con il supporto delle guide alpine di Dolomiti Guides e in collaborazione con Veneto segreto. Visite particolari perché dedicate non solo all’aspetto geologico ma anche alla storia e alle tradizioni della zona.
Una proposta a 360º che ha trovato una risposta notevole: nell’arco della giornata sono stati fatti cinque giri, che hanno registrato in totale la partecipazione di centocinquanta persone.
Oltre all’aspetto geologico, così, una parte dell’evento è stata dedicata anche alla storia locale, tra aneddoti e leggende, così come alle antiche strade, alle vie di passaggio degli zattieri nella zona, alle fornaci da calce, le calchere.
Un evento che ha rappresentato un modo alternativo per mettere in luce i Brent de l’Art, con il massimo rispetto per l’ambiente.
«Auspichiamo che aumentino sempre più i visitatori del sito», prosegue il presidente De Bona, «in modo tale che la visita ai Brent de l’Art diventi un’esperienza unica e coinvolgente in ogni suo aspetto, dalla storia alla geografia, passando per l’alone magico che li circonda. Le visite guidate hanno permesso ai visitatori di ammirare la bellezza del sito, per il quale abbiamo in mente alcune progettualità che andranno discusse con l’amministrazione, la quale ha dimostrato di volerci sostenere nella valorizzazione dell’area».
Tra le idee ci sarebbe il potenziamento della sentieristica. «La creazione di sentieri per i visitatori potrebbe essere un’idea», conclude il presidente della Pro loco, «che andrebbe però prima discussa anche con gli abitanti del luogo. Puntiamo a valorizzare l’area senza però stravolgerla». –
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