La Procond ora si fa viva sindacati convocati per il 20

Longarone. Dopo la protesta del personale, l’azienda ha fissato un incontro Si apre la discussione sul taglio dei premi, nuove assunzioni e piano industriale

LONGARONE. La protesta è stata servita e la risposta non si è fatta attendere: la Procond, tempo zero, ha contattato e convocato Fiom e Fim per fissare la data dell’incontro nel quale discutere dei punti che lunedì hanno scatenato lo sciopero nella fabbrica longaronese.

Il tavolo si aprirà mercoledì prossimo, 20 maggio: i sindacati hanno posto varie questioni, dalle assunzioni promesse ma che non ci sono state, al premio di risultato che avrebbe dovuto essere di una certa cifra e che invece è stato ridotto a un decimo dell’importo pattuito (170 euro).

Nello sciopero-presidio di lunedì la partecipazione dei lavoratori Procond è stata massiccia: operai a parte, sempre più sensibili alle rivendicazioni, sono scesi nel piazzale aziendale anche molti impiegati. Un segnale che la misura inizia ad essere colma, sulla mancata comunicazione con l’azienda e sul non rispetto di piani che erano stati stabiliti. Senza contare che all’appello manca anche il piano industriale, anche questo un punto che sarà posto sul tavolo mercoledì prossimo.

«Siamo stati convocati», spiega Luca Zuccolotto, segretario Fiom, che insieme a Bruno Deola (segretario Fim) segue questa vicenda. «Speriamo che l’azienda ci dia delle risposte sulla base delle nostre richieste, perchè ad oggi dobbiamo ancora vedere i risultati veri sui premi. E magari l’azienda ci dirà anche se c'è un'ipotesi di piano industriale e se c'è una data in cui pensa di potercelo presentare».

Oltre al drastico taglio del premio di produzione pattuito, ci sono anche le promesse assunzioni non ancora arrivate a lasciar pensare male i lavoratori: eppure di lavoro ce n’è a iosa e anche i volumi da produrre non certo mancano.

«Se l'azienda ci ha contattato e ci ha dato una data, credo che voglia dirci qualcosa», conclude Zuccolotto «abbiamo cercato la risposta di Procond ed è arrivata. L’altro giorno i lavoratori sono stati fantastici nella risposta alla mobilitazione: non ci interessa far perdere soldi ai lavoratori con le proteste, ma stiamo difendendo posto di lavoro e diritti. È importante che, davanti a questa mobilitazione, ci sia una risposta dell'azienda che evidentemente ha capito la situazione. Non sto dicendo che il conflitto sia chiuso: mercoledì 20 vedremo i risultati del tavolo, ne parleremo con i lavoratori e si vedrà il da farsi in base all'evoluzione della situazione».

Cristina Contento

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