La promozione va rivolta anche a residenti e aziende
Non solo turismo nel progetto per la Dmo elaborato da Confindustria e Ascom che puntano a una crescita complessiva dell’attrattività del territorio
Sciatori sulle piste di Cortina in un'immagine d'archivio. ANSA/BANDION
BELLUNO. Un’agenzia per il territorio, che si occupi di turismo, ma anche di aumentare l’attrattività del territorio bellunese come luogo ideale per vivere e per fare impresa. È questa la visione di Confindustria Belluno Dolomiti e Ascom sul futuro della Dmo (destination management organization) provinciale. Il progetto, al quale ha collaborato anche il Consorzio Dolomiti, è stato presentato nei giorni scorsi e ora deve passare al vaglio dall’assemblea dei soci della Dmo.
Il concetto di base di Confindustria e Ascom è che il territorio, per suscitare l’interesse dei turisti, dev’essere vivo e quindi deve riuscire ad attirare prima di tutti nuovi residenti e imprese. Un piano di marketing territoriale, dunque, dovrebbe allargare il suo orizzonte sia in termini di soggetti destinatari che di prospettiva temporale. Aspetti che, secondo i proponenti, non sono stati previsti nel piano marketing elaborato da Eurac per la Dmo, perché orientato esclusivamente al settore turistico, senza una visione complessiva di sviluppo del territorio. In questo modo, quindi, i 5,4 milioni di euro messi a disposizione dal Fondo dei Comuni di confine verrebbero spesi, più che investiti, portando benefici limitati.
La proposta di Confindustria, Ascom e Consorzio Dolomiti è quella di dare alla Dmo un ruolo più strategico, sulla linea di quanto accade in Alto Adige con l’Idm.
Naturalmente la Dmo dovrà strutturarsi con dei professionisti capaci di mettere in pratica quanto elaborato dai soci, pubblici e privati, in un’ottica di condivisione, coordinamento e indirizzo; una collaborazione vera con una precisa definizione dei compiti e un modello di governance con l’obiettivo di sviluppare il turismo, la crescita economica anche negli altri settori e la sostenibilità. L’idea è anche quella di estendere la rete dei soggetti che dovrebbero operare in sinergia con la Dmo.
Sei le azioni su cui si propone di concentrare il lavoro: sviluppo e promozione turistica, sviluppo e promozione del territorio per l’insediamento di nuove imprese; promozione dell’innovazione; promozione delle eccellenze; promozione del territorio come luogo in cui vivere (puntando sulla qualità della vita e l’alto livello di occupazione); stimolo per progetti che possono accedere ad ulteriori fondi. Per quanto riguarda il turismo in senso stretto, Confindustria e Ascom insistono sulla necessità di migliorare la proposta e l’organizzazione di alcuni prodotti che hanno già dimostrato di funzionare e di avere grandi potenzialità: non solo sci, che pure continuerà ad avere grande importanza, ma anche trekking e cicloturismo.
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