La protesta dei sindaci venetiZaia: "Sì all'obiezione fiscale"

Il governatore del Veneto non solo condivide la protesta degli pubblici amministratori contro i tagli della manovra finanziaria, ma addirittura raccoglie e rilancia la proposta dell’obiezione fiscale. Proposta suggerita da Paolo Gobbo, sindaco di Treviso e segretario regionale della Lega Nord, ai suoi colleghi delle città caoluogo del Veneto, riuniti l’altro giorno a Verona
VENEZIA.
I sindaci «fanno bene a mostrare i muscoli». Specie a Roma, «perché è troppo sorda». Parola di Luca Zaia, governatore del Veneto, che non solo condivide la protesta degli pubblici amministratori contro i tagli della manovra finanziaria, ma addirittura raccoglie e rilancia la proposta dell’obiezione fiscale. Proposta suggerita da Paolo Gobbo, sindaco di Treviso e segretario regionale della Lega Nord, ai suoi colleghi delle città caoluogo del Veneto, riuniti l’altro giorno a Verona.

Di fronte a questa manovra “ben vengano le prove muscolari”. «Io sono dalla parte dei sindaci - ha precisato ieri Zaia - soprattutto quando vogliono farsi ascoltare a Roma, dove qualche volta si è distratti». Zaia teme le possibili strumentalizzazioni, ma al momento ammette che non ci sono. Tanto che martedì prossimo incontrerà Prade e gli altri sindaci più importanti a Palazzo Balbi, sul Canal Grande. Quando alla disobbedienza fiscale, il governatore sostiene appunto di condividerla, in quanto è l’ultima spiaggia. E’ comunque da precisare che non si tratta di un’obiezione tout court, ma come appunto ha precisato Gobbo, finalizzata alla destinazione delle risorse da trasferire a Roma ai settori della sanità e del sociale, qui nel territorio, ovviamente.

«Questa rappresenta l’ultima spiaggia alla quale noi non vorremmo mai approdare. Nel momento, però, in cui ti trovi, in famiglia, a non aver più risorse perché qualcuno te le porta via, prima che i tuoi figli muoiano di fame ti decidi evidentemente a non pagare più determinate tasse».

Operativamente come potrebbe funzionare? «Cominciamo a creare delle casse regionali alle quali i Comuni fanno riferimento. La mancanza di risorse su questo territorio deprime economicamente l’Italia intera, perché noi siamo la locomotiva del Paese». La prospettiva viene meglio definita dal capogruppo della Lega Nord in consiglio regionale, Federico Caner: «Serve un’agenzia regionale di riscossione dei contributi» afferma. «Se potessimo trattenere almeno in parte le risorse recuperate sul territorio, ne godrebbero innanzitutto la sanità, il sociale e il mondo del lavoro, che mai come ora ne hanno bisogno. I nostri Comuni stanno soffocando, non riescono più a garantire ai cittadini servizi essenziali». Zaia ha affrontato il problema nella consueta conferenza stampa del martedì, alla quale ha assistito anche una delegazione bellunese di “Giovane Italia”, con Mattia Losego che ha preso anche la parola

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi