La Provincia boccia la tre giorni ciclistica con i passi chiusi

Negata l’autorizzazione alla Haute Route Dolomites Via libera al Bike Day nella domenica del Corpus Domini
Il Sellaronda Bike Day del 2006
Il Sellaronda Bike Day del 2006

LIVINALLONGO. Primo, storico no, ad un evento sportivo in Alto Agordino. Bocciata la Haute Route Dolomites in agenda dal 6 all’8 settembre. Nella conferenza in Provincia a Belluno per autorizzare le manifestazioni che si svolgono su pubblica strada, il sindaco di Livinallongo, Leandro Grones, ha dichiarato un rotondo no alla manifestazione ciclistica. Gli è andato dietro, soddisfatto, Osvaldo Finazzer, dall’alto del Passo Pordoi dove conduce un albergo, per dire che è ora di finirla con le chiusure di valichi e strade.

Walter De Cassan, presidente di Federalberghi, e gli altri rappresentanti dei Comuni si sono associati a questa posizione, che anche Daniela Larese Filon, presidente della Provincia, ha fatto propria.

La Haute Route Dolomites prevede passaggi sul Passo delle Erbe, Falzarego, Valparola, Pordoi, San Pellegrino, Colle Santa Lucia, Fedaia, Forcella Franche e sul Passo San Baldo.

Sindaci ed operatori turistici hanno lamentato che il programma consegnato non indica gli orari di passaggio, per cui non si possono prevedere i tempi di chiusura. Ed hanno lamentato che l’iniziativa non mette in conto, come altri eventi, la promozione del territorio. Finazzer ha conteggiato, nel corso dell’estate, ben 20 chiusure di strade nel cuore delle Dolomiti, comprese le 9 che riguardano il passo Sella.

Con questa premessa Finazzer ha tentato di opporsi anche alla prima edizione di Dolomites Bike Day, in programma il 18 giugno lungo il circuito Arabba, Pieve di Livinallongo, Falzarego, Valparola, San Cassiano, Corvara, Campolongo. Ma proprio il suo amico sindaco Grones ha spiegato che questo appuntamento rappresenta un’opportunità unica. Quest’altra iniziativa, invece, è libera, non richiede alcun pagamento e ha il merito di riempire gli alberghi. La chiusura delle strade è limitata nel tempo.

Lo stesso Finazzer ha fatto presente che il 18 giugno si festeggia il Corpus Domini, che è una delle festività più care al mondo tedesco, per cui sulle Dolomiti c’è l’invasione di gitanti dalla Germania e dall’Austria. Non solo, la manifestazione rischia, per Finazzer, di penalizzare le tradizionali processioni del Corpus Domini. Il sindaco Grones ha replicato di essersi messo d’accordo con i parroci per anticipare i riti religiosi. Il suo collega di Rocca Pietore, Andrea De Benardin, ha sollecitato da parte della Provincia un maggiore coordinamento per programmare al meglio gli eventi. Fatto si è che il cicloturismo è in forte espansione e, come ha osservato ancora Grones, sarebbe opportuno che anziché scegliere la strada della chiusura dei passi, le Province si accordassero per la promozione di appuntamenti di richiamo.

Francesco Dal Mas

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