La Provincia di Belluno: «Rivogliamo l'orso, anche morto»

«L'uccisione di Dino ha colpito molto la nostra comunità, che lo ha amato tanto da avergli dato il nome del suo grande scrittore Buzzati: ora lasciate almeno che torni a casa a Belluno»
BELLUNO «L'uccisione di Dino ha colpito molto la nostra comunità, che lo ha amato tanto da avergli dato il nome del suo grande scrittore Buzzati: ora lasciate almeno che torni a casa a Belluno». Così il presidente della Provincia di Belluno, Gianpaolo Bottacin, sull'episodio dell'
in terra slovena. Per Bottacin, «il clamore mediatico dell'uccisione del povero Dino significa semplicemente una cosa: da noi, quell'orso era amato e per questo il suo nome resterà indissolubilmente legato alla montagna bellunese. Credo quindi che potremmo chiedere che le sue spoglie vengano riportate a casa. D'altronde, quella bellunese è una terra che lo ha ospitato a lungo». «Con le moderne tecniche di conservazione - propone - potremmo poi permettere a tutti di fare visita a quello che è stato molto più di un semplice orso, ma un amico ed un simbolo di Belluno. Dino faceva parte del nostro patrimonio naturalistico e credo che molti, specie i più piccoli, vorrebbero finalmente poterlo vedere da vicino».

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