La questione Marmolada tiene banco in consiglio
ROCCA PIETORE. Immigrati, questione confini e sviluppo impiantistico sulla Marmolada all’ordine del giorno del consiglio comunale in scena stasera a Rocca Pietore. I due temi caldi delle cronache provinciali degli ultimi giorni sono stati inseriti tra le comunicazioni che il sindaco Andrea De Bernardin farà al consiglio comunale nella seduta convocata per le 20, straordinariamente nella sala “El Teaz” di Rocca Pietore.
La questione dei confini della Marmolada è tornata alla ribalta dopo la rivelazione dei progetti di sviluppo impiantistico che stanno venendo avanti dalla parte trentina. Progetti che prevederebbero un collegamento diretto al ghiaccio da Portavescovo con un nuovo impianto fino a Fedaia, poi da li, con un altro fino a Sass Bianchet, che andrebbe a sostituire l’attuale cestovia Graffer “Fedaia – Pian dei Fiacconi”. Dalla parte di Serauta, invece, è previsto un impianto sulla linea del vecchio skilift sul ghiacciaio con il conseguente smantellamento della seggiovia Sass del Mul, per la quale Trento non intende più rinnovare le concessioni.
Il progetto, sostenuto in particolare dal sindaco di Canazei, ha fatto ovviamente sobbalzare operatori turistici e Comune di Rocca Pietore, che temono così di veder tagliati fuori dal flusso principale di sciatori gli impianti del Padon e la stessa funivia che sale da Malga Ciapela. Oltre che gli ambientalisti, da sempre contrari a qualsiasi ulteriore sfruttamento con nuovi impianti della Regina delle Dolomiti.
In contrapposizione c’è il progetto veneto (e di Vascellari ) che intende invece rilanciare l’accesso al ghiacciaio proprio dalla Sas del Mul e Serauta.
Per realizzare quello che già viene chiamato il “Giro sciistico della Marmolada” si dovrebbe poi rimettere mano all’annosa diatriba sui confini tra la Regione Veneto e la Provincia di Trento, che sembrava chiusa dopo la famosa sentenza del Consiglio di Stato che assegnava gran parte del ghiacciaio ai trentini. Sulla questione il sindaco De Bernardin si è mosso con i piedi di piombo: «Lasciatemi capire cosa si muove a Venezia», ha detto in un incontro pubblico qualche giorno fa.
Più esplicita invece la sua posizione sul tema dell’accoglienza agli immigrati, allineata con quella della maggioranza degli altri sindaci dell’Agordino che alcuni giorni fa hanno firmato un documento nel quale chiudono le porte ad un’accoglienza indiscriminata e soprattutto imposta dall’alto.
Tra gli altri punti all’ordine del giorno ci sarà il via libera all’istituzione da parte di tutti i comuni che fanno parte dell’Unione Montana Agordina di un’azienda speciale consortile per la gestione della struttura residenziale per anziani non autosufficienti di Agordo.
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