La rabbia di Kevin e Davide «Mazzata da 1.800 euro»
COMELICO. Vi ricordate di Kevin e Davide? Sono i due giovani di Santa Giustina Bellunese che l'8 agosto 2015 ricevevano dal sindaco Ianese le chiavi del bar e del negozio di Costa chiusi da anni. È' passato più di un anno e mezzo e Faustini e Maraga, questi i cognomi, continuano l'avventura.
La giornata è bellissima, le prenotazioni al pranzo non mancano, il colpo d'occhio sul Comelico è semplicemente straordinario. Ma il volto dei due giovani non è completamente sereno. «Non so», ammette Kevin, «se oggi a un'analoga offerta risponderei di sì. Subito per il calore di questa gente, che ci ha accolto a braccia aperte. Subito anche per la prima disponibilità del Comune, che ci ha introdotto in locali appena ristrutturati e con un affitto accettabile. Ma dallo stesso Comune siamo stati raggiunti in questi giorni da una tassa tagliagambe: 1.800 euro da pagare per la raccolta delle immondizie».
A Costa sono 60 gli abitanti e quasi tutte le famiglie sono in protesta per l'improvvisa e imprevista mazzata. «Resistere in montagna è difficile, anzi proibitivo. Specie se con una tassazione così assurda».
Quassù il sole splende dall'alba al tramonto, giù in valle e a Santo Stefano in particolare fa sentire il suo calore per un'ora al massimo. Ecco allora la gente di Santo Stefano salire al bar Dolomiti di Costa e godersi il paradiso. L'introito della ristorazione è appena sufficiente alla sopravvivenza, quello del negozio di alimentari no. Una quindicina le famiglie che si affacciano quotidianamente per qualche acquisto. «Ci converrebbe chiudere, ma non lo facciamo», dicono i gestori, «perché per i residenti uscire di casa e venire a fare la spesa è un indispensabile momento di socializzazione. E noi qui rappresentiamo anche un presidio in questo senso». Il bar stesso è un baluardo contro l'isolamento del paese. Per lunghe ore al giorno c'è sempre qualche avventore che condivide i suoi problemi con i gestori e gli altri presenti. In paese non c'è nessun altro ambiente di questo tipo. Per la verità, ci sono un rifugio più in alto ed un agriturismo più in basso, ma aperti soltanto alla ristorazione. Senza il bar di Kevin e Davide, dunque, Costa si consumerebbe nella morte civile. D'estate il paese si riempie di villeggianti e, quindi, può capitare di fare anche la coda dai ragazzi. D'inverno no. «Stiamo incrociando le dita per le manifestazioni di Carnevale, molto sentite da queste parti. Ci auguriamo un rassicurante numero di presenze, in modo da recuperare i vuoti che ci sono stati nelle settimane scorse».
Faustini e Maraga sono ottimi cuochi. I casunziei e i canederli, come sanno cucinarli loro, pochi altri li rendono disponibili da queste parti. Anche i piatti a base di funghi del bar Dolomiti sono particolarmente appetiti. «È importante che noi presentiamo un'offerta di qualità, ma non è sufficiente», spiegano i giovani, «per consentire una remunerazione dignitosa. In condizioni ambientali come queste è necessario che i giovani vengano aiutati attraverso una speciale tassazione, specie se i loro ambienti costituiscono un presidio sociale per i paesi».
Faustini e Maraga riconoscono che, in ogni caso, già molto ha fatto il Comune mettendo a disposizione l'ambiente a cifre accessibili, «ciò che non sempre accade in questa nostra montagna, dove troppi sono i borghi che, colpevolmente, vengono lasciati scomparire».
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