«La raccolta spinta costa troppo»

Sedico. All’assemblea dei cittadini Vivaio Dolomiti mette i numeri sul tavolo. Monta la protesta
Di Alessia Forzin

SEDICO. C’è grande preoccupazione per i costi del nuovo sistema di raccolta dei rifiuti a Sedico. Fra i cittadini c’è chi non ha neanche ritirato i bidoni colorati, perché a casa non ha lo spazio per tenerli e in garage non può, per questioni normative. Altri stanno pensando di restituirli. La scelta fatta dall’amministrazione Deon continua a non convincere numerosi sedicensi.

Un gruppo di cittadini ha organizzato un’assemblea giovedì sera, chiamando a relazione l’associazione Vivaio Dolomiti. Al suo interno ci sono alcuni tecnici specializzati, come Piero Balzan, che ha detto: «Fino al 70-75% la raccolta differenziata può anche andare bene. Oltre questa percentuale diventa solo un costo perché oggi non si riescono più a vendere tutti i rifiuti che vengono riciclati». I dati portati da Balzan dicono che circa la metà della carta e della plastica che le persone differenziano vengono effettivamente inviati a riciclaggio. Il resto finisce negli inceneritori, anche perché il solo “secco” non brucerebbe.

Dunque ha senso spingere la differenziata a percentuali vicine al 100%? «Guardate i bilanci delle società che fanno questo tipo di raccolta (porta a porta spinto) e chiedetevi se il sistema funziona», ha suggerito Simonetta Buttignon, invitando i cittadini a informarsi, perché solo con i dati si può affrontare un discorso concreto e «privo di ideologie».

«Con la raccolta differenziata porta a porta i costi aumentano, perché serve più personale per andare a svuotare i bidoni casa per casa, i mezzi devono percorrere più chilometri e via dicendo», ha aggiunto Gianni Pastella. E questi maggiori costi non sarebbero compensati dalla vendita del materiale riciclabile, perché solo la metà troverebbe la via degli impianti di riciclaggio.

«Anche le normative europee indicano che non è sufficiente raccogliere i rifiuti differenziati: devono anche essere riciclati. E il costo dell’operazione deve essere sostenibile per i cittadini», ha spiegato Balzan. «L’Italia ha recepito queste norme dicendo che bisogna puntare a una differenziata il più alta possibile, ma è un errore. Non si è capito che oltre un certo limite aumentano troppo i costi del servizio». In Emilia Romagna è stato fatto un esperimento di raccolta spinta, «e le bollette sono aumentate del 20%», ha concluso.

A Sedico il porta a porta spinto inizierà il 1° aprile. Giovedì sera si è ricordato il fatto che Contarina metterà a disposizione di Valpe i mezzi ammortizzati (del 2008) e che il noleggio permetterà un ricavo per il trevigiano grazie al quale sarà rinnovato il parco mezzi nella Marca. Quando a Sedico serviranno camion nuovi, il costo sarà a carico dei cittadini.

«Quello che stanno facendo è una follia», è sbottato un cittadino. «Non c’è chiarezza sulle tariffe, e se alla fine la società farà il buco, chi lo pagherà?». Fra le criticità sollevate, anche il fatto che Contarina non farà lo spazzamento strade a Sedico: sta cercando un soggetto che svolga il servizio (che avrà un costo).

La Lega nord e le minoranze stanno continuando a raccogliere le firme per sospendere il servizio (oggi gazebo in piazza della Vittoria dalle 9 alle 12.30).

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