La realtà Cinemotion: undici sale e quattro teatri

Da funzionario di banca Walter ha poi seguito le orme del padre Renato
Walter Giacomazzi
Walter Giacomazzi
 
FELTRE.
Un'impresa cinematografica con oltre trenta dipendenti che nel Veneto ha fatto notevoli investimenti e attualmente gestisce i cinema di Vittorio Veneto (quattro sale), Porto Viro (tre sale), Adria (una sala più un teatro), Vicenza (una sala più il teatro più bar ristorante), Valdagno (due sale più il teatro). Questa è Cinemotion, l'azienda di cui è amministratore Walter Giacomazzi e alla quale il Feltrino ha detto no. La soddisfazione più recente arriva dal fatturato: nel 2010 è salito del 42 per cento, «al netto delle nuove acquisizioni», sottolinea Giacomazzi con il 2011 dove l'obiettivo è quello di staccare complessivamente duecentomila biglietti. E poi soddisfazioni meno venali, ma forse più belle come la premiazione all'ultima edizione della Mostra del cinema di Venezia per la programmazione della multisala di Vittorio Veneto giudicata la migliore di tutto il Veneto.  Dopo una lunga esperienza imprenditoriale sia come funzionario e direttore di banca, sia come amministratore di un'azienda privata, Walter Giacomazzi ha deciso nel 2003 di proseguire sulla scia del padre Renato, figura storica dell'imprenditoria cinematografica in provincia di Belluno e deceduto lo scorso anno per l'aggravarsi delle condizioni di salute. Eccolo quindi gettarsi a capofitto nella gestione di sale cinematografiche in un crescendo costante fino all'attuale configurazione dell'azienda con sede a Rovereto e che proprio in Trentino intende investire molto proprio quest'anno. La struttura avrebbe potuto annoverare anche la multisala Pleiadi e il cinema Astra, ma le trattative, almeno per ora, non sono approdate a nulla ed entrambe sono chiuse.  Una società con tre divisioni: una dedicata alla gestione delle undici sale e dei quattro teatri, una seconda che si dedica all'organizzazione ci congressi ed eventi, la terza, ultima nata denominata food and beverage dedicata alla gestione di bar e locali interni ai diversi cinema, nonché agli ordinativi ai vari fornitori.  «Abbiamo lavorato molto sulla ristrutturazione delle sale», spiega Giacomazzi, «sull'adeguamento tecnologico e sull'attenzione alle famiglie offrendo condizioni agevolate di ingresso ai nuclei numerosi anche per le proiezioni del fine settimana. In più cineforum di qualità e collaborazioni con le scolaresche. Il cinema in una comunità ha una funzione culturale, sociale e di divertimento. Un buon imprenditore sa guadagnare il giusto, offrendo un servizio di qualità e confrontandosi sempre con le comunità in cui opera. Così faceva mio padre che è stato un precursore e io i suoi consigli li ho sempre seguiti». (r.c.)

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