«La Regione deve esprimere pareri non atti di indirizzo»
BELLUNO. C’è ancora tanta strada da fare per la richiesta di distacco dalla Regione Veneto da parte dei comuni bellunesi, tra cui quello di Voltago agordino che in questi giorni ha ottenuto l’approvazione del Consiglio dei ministri del disegno di legge costituzionale. A spiegare meglio i vari passaggi istituzionali è Daniele Trabucco, costituzionalista all’Università di Padova.
Cosa succede dopo che un referendum di variazione territoriale ottiene esito positivo?
«Questi referendum non hanno valore vincolante, ma esprimono il punto di vista dei cittadini», dice Trabucco. «Se fosse vincolante il Parlamento deputato a decidere in merito, non sarebbe più autonomo. Comunque una volta passato il referendum, il ministro dell’Interno ha tempo 60 giorni per presentare un disegno di legge alle Camere che sono libere di approvare o meno. I 60 giorni del ministro non sono, però, perentori, ma ordinatori, cioè può anche non presentare il ddl senza andare incontro a sanzioni. Nella prassi assistiamo anche ad iniziative del governo nel suo complesso e, come nel caso di Sappada a iniziative parlamentari. Ma c’è differenza tra di un disegno di legge ordinario e costituzionale, perché nel secondo caso come è accaduto per Lamon i tempi sono quelli del doppio passaggio alle Camere. Per Sappada, invece, si è preferito il disegno di legge ordinario e quindi più rapido».
Le Regioni che ruolo hanno?
«Una volta presentato il disegno di legge, la discussione del testo passa alle Commissioni parlamentari preposte, affari costituzionali e bilancio. A questo punto viene chiesto anche un parere obbligatorio, ma non vincolante alle due Regioni interessate, l’una da cui parte il distacco, l’altra a cui tende il comune. Possono dare il parere prima che si avvi la discussione parlamentare o durante la discussione, l’importante che sia un parere giuridicamente valido. Ad esempio la risoluzione 37/2013 del consiglio regionale veneto del 25 febbraio 2013 relativamente ai referendum di Cortina, Livinallongo, Colle Santa Lucia, Lamon e la mozione 175/2013 solo per Sovramonte sono valide come atto di indirizzo politico, ma non sono il parere previsto dall’art. 132 c. 2 della Costituzione. Quindi su questi referendum la Regione Veneto dovrà esprimere un parere, parere che non ha un termine entro cui deve essere dato».
I disegni di legge relativi al distacco territoriale decadono alla scadenza della legislatura?
«In linea di massima vige il principio per cui un disegno di legge non approvato durante quella legislatura decade e quindi bisognerebbe ripresentarlo ex novo. Ma in riferimento a questi tipi di legge si potrebbe pensare che, avendo recepito una espressa volontà popolare, non abbiano scadenza e quindi non serva ripresentarli all’avvio di una legislatura. Ma si tratta di una scelta politica: ad esempio i Sappada ha preferito ripresentarlo. Il problema si potrebbe porre qualora tra la presentazione del ddl avvenga a distanza di tanti anni dal referendum». (p.d.a.)
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