«La Regione investe qui? Finalmente»
Sul finanziamento della Macchietto-Venas i dubbi e le richieste degli amministratori
BELLUNO. Pronti i soldi per la Macchietto-Venas? In pochi ci credono ma se l’assessore Chisso dice così... Quanto basta per riaprire il dibattito sulla viabilità dell’Alto Bellunese. Ma ci sono troppi forse. Sarebbe meglio, secondo qualcuno, portare avanti piccole opere di miglioria della viabilità. E’ ironico l’assessore provinciale Quinto Piol: «Molto bene: abbiamo scoperto che se viene fatta l’autostrada, viene fatta anche la Macchietto-Venas. Per l’A27 ci sarebbero i soldi privati (900 milioni di euro, ndr), e ora ci sarebbero anche quelli della Regione: sono contento se la Regione finanzia le strade bellunesi, poi sulla soluzione effettiva il dibattito è aperto anche nel piano strategico: vanno fatte delle scelte e le faremo insieme al territorio». «Sulla viabilità del Cadore si sta studiando, nel piano strategico provinciale, la soluzione migliore: qui si inserisce una proposta che vede 3500 milioni di euro per il collegamento A27-A23, più 900 milioni di fondi privati».
La Macchietto-Venas è una delle tre ipotesi, per risolvere la viabilità del Cadore, inserite nel piano strategico: «Per quel che ci riguarda le scelte saranno fatte col territorio» assicura Piol «poi se i finanziamenti ci sono ben vengano, ma non mi risulta ci siano già». Altre due ipotesi sono la messa in sicurezza dell’esistente con le circonvallazioni da Tai a Cortina e una terza ipotesi, in galleria: direttrice Calalzo-Ponte Marogna e l’altra verso Palus San Marco, sempre in galleria, con sbocco a Dogana Vecchia. «L’autostrada è nel preliminare del piano strategico della Provincia dove ci sono tutte le proposte in atto e in discussione, con esclusione proprio della parte alta perchè non c’è accordo sul territorio», continua Piol.
«Ora stiamo definendo le scelte per la Valboite che saranno definite con le comunità interessate: entro giugno faremo degli incontri e si sceglierà. Quanto alla Macchietto-Venas, ripeto, è una delle proposte e a questo punto non possiamo che essere contenti che la Regione metta a disposizione dei fondi in previsione della candidatura dei mondiali del 2013». Ma i conti non tornano per il sindaco di Valle di Cadore, Matteo Toscani, primo sostenitore della Macchietto-Venas. Non vuole smentire De Zordo che ha dato la notizia del finanziamento, ma sui soldi di Chisso ha qualche dubbio, se non altro perchè non basterebbero: «Il prolungamento A27 da Ponte a Caralte costa 700 milioni di euro e le opere collaterali erano state stimate nel 10 per cento dell’importo. Dunque ritengo che per tutto il territorio ci sarebbero 70 milioni di euro, quando sappiamo che la Macchietto-Venas costa 250 milioni da sola».
Dunque «ce ne passano» di milioni, secondo Toscani. Per lui comunque quel tratto è un’ottima soluzione: «Se Chisso ha detto che ci sono i fondi mi fa piacere, ma la cosa è da verificare prima di essere troppo ottimisti e, per l’ennesima volta, farci inutili illusioni. E’ importante che non si vada avanti con fronti del sì o del no ma compatti con una proposta innanzitutto utile al territorio cadorino e a chi vi abita».
Il sindaco Toscani sostiene, comunque, nell’immediato, opere un po’ meno «impegnative»: «La messa in sicurezza della statale. E su questo fronte mi sento di esprimere un moderato ottimismo: mi riferisco al nostro progetto per mettere in sicurezza 8 chilometri di statale, senza modificare il tracciato. Sembra vi sia la possibilità di finanziamento: prima di fare voli pindarici sulla viabilità, non possiamo dimenticarci dei muri che cadono lungo le strade e dei ponti non del tutto in sicurezza, dei punti neri dove a malapena si riesce a transitare». Primo stralcio di 4 milioni di euro, quello di cui parla Toscani. Punti critici? Palazzo Costantini, la curva della macelleria... Vie «terrestri».
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