La Regione sancisce la scomparsa della vecchia Comunità montana

Pubblicata sul Bollettino ufficiale la presa d’atto dell’estinzione dell’ente di secondo livello La nuova Unione montana feltrina indicata come la realtà che subentra in tutte le pratiche
Di Laura Milano
Feltre sede della Comunità montana feltrina
Feltre sede della Comunità montana feltrina

FELTRE. La Comunità montana feltrina si è estinta. Ufficialmente scomparsa anche dal lessico regionale. Lo si ribadisce nel decreto del presidente della giunta di palazzo Balbi, ratificato nel Bur, dove Luca Zaia, in riferimento alla legge 28 settembre 2012, riconosce l'ambito territoriale adeguato per l'esercizio delle funzioni e dei servizi dei Comuni montani, ma “aggiorna” lo statuto: per i Comuni sotto i tremila abitanti le funzioni sono obbligatorie. Per quelli sopra i tremila, invece, c'è la possibilità di cambiare Unione.

Quello che ha fatto Segusino, ad esempio, con un'operazione a ritroso: prima faceva capo alla Comunità Prealpi trevigiane e ora ha scelto l'annessione all'Unione feltrina. Si prende atto dunque dell’estinzione della Comunità montana feltrina, costituita con la legge regionale 19/92, e della conseguente decadenza dei suoi organi. E si riconosce che l’Unione montana “Feltrina”, costituita dai comuni di Alano di Piave, Arsiè, Cesiomaggiore, Feltre, Fonzaso, Lamon, Pedavena, Quero Vas, San Gregorio nelle Alpi, Santa Giustina, Seren del Grappa, Segusino, Sovramonte è l’ente che subentra nei beni e in tutti i rapporti attivi e passivi della estinta Cmf.

L'Unione ha rinnovato l'esecutivo, alla fine dell'anno scorso, con un nuovo presidente, Federico Dalla Torre, scelto ad ampia maggioranza dei sindaci. Nella squadra fatta da un presidente e tre assessori concordati fra le quattro aree del Feltrino, si sono distribuite le deleghe: Ivan Dalla Marta, rappresentante per l'area Feltre centro (Feltre, Pedavena, Seren del Grappa) segue il settore dell’ecologia (già ben conosciuto per esperienza sia in Cmf che in Provincia), oltre a difesa del suolo e protezione civile.

La vicepresidenza è stata assegnata a Michele Balen (nomina concordata dall'area pedemontana di Santa Giustina, Cesiomaggiore e San Gregorio) al quale spettano cultura, turismo, servizi sociosanitari e attività produttive. Serenella Bogana, sindaco di Alano di Piave, espressa dall'area del Basso Feltrino cui si è aggregato Segusino, ha ricevuto il referato su personale e politiche comunitarie.

L'ente di secondo grado, in attesa di ratificare e approvare il bilancio, ha già cominciato a dare il buon esempio all'insegna della spending review.

Nell'ultima seduta di consiglio ha infatti approvato un regolamento sulle trasferte ad altre sedi istituzionali, prima fra tutte Venezia, all’insegna del risparmio: il regolamento prevede un rimborso chilometrico erogato al massimo ribasso, cioè a meno di un biglietto del treno andata-ritorno.

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