La Regione Veneto rifinanzieràla legge sul soccorso alpino
La legge regionale sul Soccorso Alpino sarà rifinanziata. Ad assicurarlo è il vice presidente del consiglio veneto, Matteo Toscani (nella foto) che ne ha già parlato con il governatore Luca Zaia. L’unica incertezza sta nelle risorse a disposizione
BELLUNO.
La legge regionale sul Soccorso Alpino sarà rifinanziata. Ad assicurarlo è il vice presidente del consiglio veneto, Matteo Toscani che ne ha già parlato con il governatore Luca Zaia. L’unica incertezza sta nelle risorse a disposizione, perché il bilancio regionale è già in crisi e nel 2010 ci saranno tagli per 400 milioni di euro.
Dopo un lungo periodo di contributi assegnati di anno in anno, nel 2007 la Regione Veneto si è dotata di una legge organica, la n. 33 del 30 novembre, promotore Gianpaolo Bottacin. La legge aveva valenza tre anni, dal 2008 al 2010 e prevedeva uno stanziamenti di 400 mila euro all’anno per spese di investimento e altri 600 mila euro per spese correnti. Nel complesso 3 milioni di euro, ancora non tutti arrivati al Soccorso Alpino. «Un contributo importante», dice Toscani, «ma per il 2011 non c’è più la copertura. Il 2010 si chiude pesantemente per il bilancio regionale e il prossimo anno andrà peggio per il taglio di 400 milioni previsto dalla manovra del governo. Vanno fatte delle scelte, immaginare che tutto resti come prima non sta nella realtà».
Ma il Soccorso Alpino dovrebbe “salvarsi”: «Secondo me il Cnsas non deve essere penalizzato per diverse ragioni, anche di opportunità. La montagna senza Soccorso Alpino non sarebbe più la stessa, nè in termini di sicurezza, nè di immagine. Se i volontari dovessero stancarsi, i danni sarebbero maggiori delle risorse di cui il Cnsas ha bisogno per funzionare», osserva secco il vice presidente del consiglio regionale. «Inoltre stiamo parlando di manodopera altamente qualificata e specializzata. Unica direi, di certo quello è un servizio non appaltabile». In sostanza: «Non possiamo mettere in discussione il Soccorso Alpino».
Di recente Zaia ha chiesto a Toscani quali sono le priorità per Belluno: «Ne ho indicate due: una è la necessità di rifinanziare la legge del Cnsas (l’altra è lo storno dei fondi dalla legge sul turismo a quella sul fondo di rotazione per le aree di confine). Zaia conviene e ha assicurato che se ne preoccuperà personalmente. Credo che basti rifinanziare la legge, possibilmente con la stessa cifra, anche se le ristrettezze economiche non si possono nascondere e nulla è scontato. Valuteremo con i vertici del Soccorso alpino se c’è bisogno anche di modifiche a livello normativo».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi
Video