La Regola di Costalta apre alle donne
SAN PIETRO DI CADORE. La Regola di Costalta celebra oggi l’assemblea e, dopo 40 anni, sottopone ai regolieri un nuovo Statuto con tante novità. La più eclatante è che all’interno non si parla di donne.
«Perché le donne residenti e facenti parte delle antiche famiglie del paese sono equiparate agli uomini», spiega il presidente Silvano Eicher Clere, «e quindi non c’è necessità di alcuna distinzione».
La grande novità, insomma, è che lo Statuto si aggiorna alle normative vigenti. «E grazie anche al prezioso supporto giuridico dell’avvocato Andrea Trebeschi», sottolinea Eicher Clere, «comprende le modifiche necessarie per renderlo compatibile con il dettato costituzionale ed i principi fondamentali dell’ordinamento, e con un’impronta maggiormente vicina alle necessità della vita quotidiana della nostra gente». A cominciare dall’eliminazione di ogni differenza di genere.
Dunque all’articolo uno, che tratta l’aspetto normativo, si fa riferimento alle sole tre leggi che oggi disciplinano l’attività delle “organizzazioni montane”, eliminando quelle a cui si faceva precedentemente riferimento e che sono state assorbite in quelle più recenti.
All’articolo sette, che contempla l’acquisizione del titolo di regoliere, si specifica che il diritto di far parte della Regola e di essere titolari della proprietà collettiva è legato alla discendenza dalle antiche famiglie originarie di Costalta. E che sono dunque regolieri i discendenti (uomini e donne) dagli antichi originari per nascita o adozione che abbiano compiuto il diciottesimo anno di età (non più 25 anni come prima); che portino il solo cognome della famiglia originaria; che abbiano residenza anagrafica e di fatto nel Comune di San Pietro di Cadore. L’articolo otto, “Anagrafe della Regola”, prevede poi che siano iscritti all’anagrafe della Regola di Costalta tutti coloro che ne facciano richiesta entro il 10 dicembre di ogni anno e che abbiano i requisiti di cui all’articolo sette. Non più dunque iscrizione automatica, ma ci deve essere una manifestazione d’interesse.
L’articolo nove, “Diritti e doveri dei regolieri”, elenca fra questi la partecipazione all’assemblea e l’elettorato attivo e passivo. Mentre il diritto di rifabbrico e fabbisogno sarà successivamente disciplinato da appositi regolamenti che terranno conto dell’interesse famigliare, in quanto con l’ingresso delle donne verrà ad innalzarsi considerevolmente il numero dei regolieri (da 200 a 400 circa) che possono accedere alle risorse disponibili.
All’articolo dodici si specifica poi che, su deliberazione dell’assemblea, viene data la possibilità di entrare a far parte della Regola a coloro che risiedono di fatto nel paese di Costalta ininterrottamente per un periodo non inferiore a 40 anni. «Un’apertura non prevista da altre Regole», sottolinea Silvano Eicher Clere.
L’appuntamento per l’assemblea straordinaria è per le 17 di oggi nella sala della Regola di Costalta. Dopo l’illustrazione da parte del presidente del nuovo Statuto ed il dibattito, si inizieranno le votazioni, che proseguiranno anche domani, sempre nella stessa sede, dalle 10 alle 11. Per l’approvazione del nuovo Statuto sarà necessario il voto favorevole della metà più uno degli iscritti all’anagrafe, circa cento voti.
Stefano Vietina
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