La replica dell'Inps all'Ail: "Già partite le verifiche"
BELLUNO. «Sarà cura dell’Istituto, nell’ipotesi in cui dovessero emergere comportamenti anomali all’esito delle verifiche in corso, adottare tempestivamente gli interventi del caso, secondo la costante attenzione ai bisogni dell’utenza, a maggior ragione quando meritevole di particolare attenzione come quella dei nostri Centri medico legali, che rappresenta l’obiettivo primario dell’Inps e del servizio pubblico».
Arriva direttamente dal direttore regionale dell’Inps, Maurizio Emanuele Pizzicaroli, una dichiarazione in merito all’esposto recapitato dalla presidente dell’Associazione provinciale contro la leucemia, linfomi e mieloma, Carmen Mione in cui denuncia gli «atteggiamenti prepotenti» che sarebbero stati tenuti dalla referente della direzione bellunese del Centro medico legale nei confronti di alcuni pazienti chiamati a visita.
Un esposto che è finito sulle scrivanie della direzione centrale dell’Inps, di quella veneta e di quella provinciale, oltre che su quella dell’Ordine dei medici.
Pizzicaroli rassicura, nella sua nota, che «una volta ricevuta la comunicazione dell’Ail, l’Istituto ha prontamente avviato le opportune verifiche e in tale contesto risulta che la sede provinciale di Belluno ha richiesto più volte un incontro alla presidente dell’Ail. Purtroppo, nonostante la disponibilità al dialogo manifestata formalmente nell’esposto stesso, la richiesta non è stata accolta. Questa necessità di confronto appare ancor più necessaria in quanto alcuni dei fatti menzionati nell’esposto stesso risultano risalenti a diversi anni orsono. Chiaramente, se tali doglianze fossero state rappresentate al momento, l’Istituto avrebbe potuto agire tempestivamente per la rimozione delle criticità eventualmente accertate».
Infine, dalla direzione veneta dell’Inps tengono a precisare che «nell’esposto stesso non viene mai messa in dubbio la validità professionale medico-legale dell’accertamento sanitario in sé, quanto piuttosto comportamenti che si presumono non adeguati. Stupisce che sia messo in discussione un atteggiamento comportamentale, che rimane in ogni caso anche frutto di percezioni soggettive, da parte di professionisti che, per formazione ed abitudine lavorativa, si interfacciano quotidianamente con cittadini in condizioni di particolare fragilità».
Il comitato di controllo dell’Inps. Anche la presidente del comitato di controllo dell’Inps, la segretaria della Filcams Cgil, Fulvia Bortoluzzi si dice «dispiaciuta di quanto contenuto nell’esposto, di cui non sapevamo nulla, e per questo indirrò a breve una riunione del comitato per far luce su quanto emerso, pur consapevoli che il gabinetto medico lavora da anni in condizioni di carenza di personale».
L’Ordine dei medici. Promette che andrà a fondo della vicenda il presidente dell’Ordine dei medici, Umberto Rossa che nei giorni scorsi si è visto recapitare i documenti raccolti dall’Ail. «Ci attiveremo secondo la normativa prevista in materia», commenta Rossa che non si sbilancia. Ma annuncia che «presto sentirò direttamente la referente della centro medico legale provinciale dell’Istituto di previdenza. Alla fine deciderò se chiudere la vicenda oppure portare il caso all’attenzione della Commissione dell’Ordine dei medici. Sono valutazioni che mi riserverò di fare una volta sentita la persona interessata».
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