La Rete degli studenti incontra i nuovi soci

BELLUNO. Se domani l’ad di BusItalia incontrerà l’amministratore di Cortina Express per un eventuale accordo sulla gestione del trasporto pubblico locale, anche gli studenti si stanno mobilitando per...
Manifestazione degli studenti delle scuole superiori di Belluno contro l'aumento dei costi e la diminuzione dei servizi alla scuola
Manifestazione degli studenti delle scuole superiori di Belluno contro l'aumento dei costi e la diminuzione dei servizi alla scuola

BELLUNO. Se domani l’ad di BusItalia incontrerà l’amministratore di Cortina Express per un eventuale accordo sulla gestione del trasporto pubblico locale, anche gli studenti si stanno mobilitando per capire come si trasformerà il servizio con la nuova cessione e soprattutto per rivendicare la necessità di istituire un abbonamento dal Tpl a prezzi ridotti. E hanno già chiesto un incontro con i tre nuovi soci per il 6 febbraio prossimo.

Nei giorni scorsi la Rete degli studenti medi di Belluno ha incontrato il consigliere regionale Sergio Reolon «per uno scambio di opinioni sia sull'attuale situazione della Dolomitibus, ma soprattutto sull'Unico studenti, di cui Reolon e la sua giunta sono stati gli artefici», spiegano i ragazzi che aggiungono: «A riguardo del primo punto, stiamo cercando di avere una visione da tutti i punti di vista della situazione di vendita del 39,5% delle quote e nonostante questa non sia la nostra battaglia cerchiamo comunque di capire ciò che succede all'interno dell'azienda che fornisce un servizio che noi studenti siamo costretti ad utilizzare ogni giorno».

In merito a questo gli studenti della Rete annunciano che questa settimana avranno un incontro con alcuni degli imprenditori che, probabilmente, acquisteranno le quote, per uno scambio di opinioni sulla situazione.

Ma anche in quell’occasione i giovani non intendono mollare la loro battaglia per l’Unico studenti, cioè per un abbonamento a portata di tutte le tasche. «Continueremo a mobilitarci e a dialogare con le istituzioni in quanto la sua eliminazione fu solamente una scelta politica; non venne eliminato per mancanza di fondi che tuttora, seppur con l'aiuto di Bim e comuni, si possono ritrovare; e noi faremo tutto ciò che possiamo affinché ciò accada, per un diritto allo studio per tutti». (p.d.a.)

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