«La riforma è un’occasione per il Bellunese»
BELLUNO. «Il referendum di ottobre è un’occasione per il Bellunese». Saltato il convegno organizzato dal Pd bellunese per parlare della riforma costituzionale a causa degli impegni di alcuni relatori, il Partito democratico ha fatto il punto della situazione a poco più di tre mesi dal voto sotto il gazebo allestito in piazza dei Martiri. È stato presentato anche un documento, che traccia un quadro recente del processo legislativo volto a ridurre i livelli amministrativi locali (si ricorda per esempio il tentativo di cancellare le Province fatto dal governo Monti nel 2012) e definisce cosa significherà per le tre Province interamente montane avere la propria specificità inserita in Costituzione.
«Belluno, Sondrio e Verbania hanno una grande opportunità», ha detto il sottosegretario con delega agli affari regionali Gianclaudio Bressa. «Grazie alla riforma della Costituzione che si andrà a votare a ottobre, per la prima volta sarà “costituzionalizzata” la specificità di questi territori. È sbagliato, dunque, dire che verranno meno le Province montane. Tutt’altro. Saranno riconosciute all’interno della nostra Costituzione».
Tradotto, significa che ogni riforma che sarà proposta dal governo, dovrà tenere conto dei tre territori speciali. Dovrà, per esempio, contenere la dicitura “fatta salva la specificità delle Province di Belluno, Sondrio e Verbania”. Il che potrebbe significare evitare l’accorpamento di alcuni servizi. «La Camera di commercio avrebbe potuto rimanere da sola», ha ricordato il deputato Roger De Menech. «Ma il riconoscimento della specificità significa anche che Belluno e Sondrio siedono con diritto di voto, al pari delle Regioni e delle Province autonome, nel comitato paritetico nel quale si prendono le decisioni per la gestione dei fondi di confine. E ricordo che proprio i fondi di confine permetteranno la riattivazione di Unico studenti, l’abbonamento agevolato per gli atudenti bellunesi». Altri esempi? «Il governo investirà 33 milioni di euro per la banda larga nel Bellunese. Soldi che arriveranno nel Bellunese prima che in pianura», ha concluso De Menech.
Il documento diffuso ieri è stato concordato con le Province di Sondrio e Verbania e «rimette al centro la verità. La specificità della montagna è stata salvaguardata».
«In un momento in cui era necessario ridurre i livelli amministrativi, questo governo l’ha fatto», ha chiuso la segretaria provinciale del Pd bellunese Erika Dal Farra. (a.f.)
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