La rotatoria a Levego è un obiettivo per il 2017
BELLUNO. La chiedono i cittadini. Quelli che vivono nella parte alta di Levego e quelli che usano la “costa” per raggiungere il Castionese dalla sinistra Piave. L’incrocio che porta alle case popolari di Levego è pericoloso. Vi confluiscono diverse strade e sono successi spesso incidenti in passato. La viabilità è provvisoria e delimitata dai new jersey, perché il Comune da tempo sta lavorando per riuscire a costruire una rotatoria al posto di quell’incrocio.
Se non si è ancora riusciti nell’impresa è perché la rotonda sarebbe costosa e perché ci sono problemi di natura urbanistica da risolvere. Va abbattuta una casa, che si trova molto vicina alla strada. Al proprietario sarebbe concesso di ricostruire il volume in posizione più arretrata, «ma non possiamo fare varianti urbanistiche in assenza di Pat», precisa l’assessore Franco Frison. Il quale da mesi si sta occupando della questione.
L’ultimo incontro con il proprietario dell’edificio risale a due settimane fa: «Abbiamo rimesso sul tavolo le aspettative del Comune (costruire la rotatoria) e quelle del privato (ricostruire il volume che sarebbe abbattuto). La volontà di trovare un accordo c’è e nel giro di un mese ci incontreremo di nuovo per arrivare a definirlo». L’obiettivo è progettare la rotonda il prossimo anno. «Che quell’incrocio vada risolto è indubbio», aggiunge Frison. «Dobbiamo solo trovare lo strumento urbanistico che ci consenta di superare le difficoltà legate all’abbattimento dell’edificio e verificare quindi la fattibilità amministrativa dell’intervento».
I soldi, invece, non sarebbero un problema, anche perché il Comune ha chiesto ai privati che dovrebbero realizzare una rotatoria poche centinaia di metri prima di quell’incrocio (all’altezza della lottizzazione “Futura”) di convogliare il denaro sull’intervento più necessario. Quello delle case popolari, per intendersi.
«È necessario giungere al più presto alla soluzione delle problematiche di natura urbanistica anche perché a breve sarà realizzata la rotatoria di accesso all’area artigianale, che si troverà molto vicina a quella alla base delle case popolari», conclude Frison. «L’obiettivo è coordinarle in un unico disegno, sul modello della rotonda fatta a La Stanga. Le due rotonde dovranno essere collegate, per permettere agli automobilisti di muoversi senza intoppi in quei due incroci».
Tutto questo percorso dovrebbe concretizzarsi il prossimo anno. Sarà necessario, comunque, un passaggio in consiglio comunale per approvare l’operazione legata all’abbattimento della casa e lo spostamento del volume demolito in posizione più arretrata rispetto alla strada.
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