La rotatoria è possibile con il piano di un privato

BELLUNO. Si apre uno spiraglio per la rotatoria di Levego. Chi abita nelle case popolari e nel villaggio appena sopra chiede da anni una sistemazione dell'incrocio che dà accesso al complesso...

BELLUNO. Si apre uno spiraglio per la rotatoria di Levego. Chi abita nelle case popolari e nel villaggio appena sopra chiede da anni una sistemazione dell'incrocio che dà accesso al complesso residenziale. Si sbuca sulla provinciale, dove non sempre le macchine rispettano i limiti di velocità, sull'incrocio insistono diverse strade e una rotatoria sarebbe la soluzione migliore, sia per agevolare l'ingresso e l'uscita dall'abitato di Levego che per ridurre la velocità delle auto sulla Sp1.

Uno spiraglio si apre grazie al piano urbanistico attuativo che è stato presentato in Comune e che martedì sera è stato illustrato in commissione urbanistica. «Il proprietario del fabbricato che si trova dall'altra parte della strada (sulla sinistra, procedendo da Belluno verso Ponte nelle Alpi, ndr) ha presentato un progetto per demolirlo e costruire la stessa volumetria, aumentata sulla base del Piano casa, sul prato che si trova dietro l'edificio», spiega il presidente della II commissione, Emiliano Casagrande. In questo modo si libererebbe uno spazio importante, che potrebbe servire quando si troveranno i fondi per costruire la rotatoria tanto attesa.

Il condizionale rimane d'obbligo proprio perché c'è il nodo dei soldi da reperire per avviare l'intervento. E le rotatorie sono anche piuttosto costose. Il proprietario dell'immobile, una casa su tre piani, ha fatto richiesta di sviluppare la volumetria esistente alcuni metri dietro il fabbricato, in un terreno che è in parte edificabile e in parte agricolo. «Il piano urbanistico presentato individua solo l'area sulla quale sarebbe ricostruito l'edificio, ma non si specifica se si tratterebbe di un'unica casa o di più edifici», aggiunge l'assessore all'urbanistica, Franco Frison. «La demolizione consentirebbe di liberare uno spazio che si potrebbe utilizzare per fare una rotatoria. Stiamo facendo alcune valutazioni».

Il privato si sarebbe impegnato a realizzare una serie di opere come un marciapiede, un'area di sosta per la fermata delle corriere (oggi i ragazzi aspettano i mezzi sulla strada, accanto alle auto che sfrecciano) e un piccolo parcheggio: «Il Pua è interessante, vogliamo ragionarci bene», continua Casagrande, «perché potrebbe essere un intervento importante per la collettività. Però richiede di usare una parte di suolo agricolo».

Dalla commissione sono emerse alcune indicazioni per migliorare il Pua, l'assessore Frison le presenterà al privato a breve. I residenti di Levego, intanto, aspettano di sapere se la rotatoria, promessa dall'amministrazione Prade e mai realizzata sempre per mancanza di risorse, diventerà qualcosa più di un'ipotesi. (a.f.)

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