La sagra del Campanot spegne la musica in centro

A sorpresa il Comune nega a Bellunolanotte l’autorizzazione a suonare all’aperto per la concomitante inaugurazione della festa castionese. Baristi arrabbiati
La notte rosa organizzata da Belluno la notte per festeggiare il passagio del giro d'Italia in città - l concerto dei Jpm all'Osteria Rialto in piazza delle Erbe
La notte rosa organizzata da Belluno la notte per festeggiare il passagio del giro d'Italia in città - l concerto dei Jpm all'Osteria Rialto in piazza delle Erbe

BELLUNO. La “Notte Brava” in centro storico e l’apertura del “Campanot” a Castion. Lo stesso giorno, sabato 20 giugno. Fin qui nessun problema, a parte il fatto che i locali che aderiscono all’iniziativa di BellunoLaNotte non hanno avuto la deroga da parte del Comune per far suonare i gruppi all’esterno. Questo perché nel calendario fissato tra fine 2014 e inizio 2015 l’amministrazione, con l’allora assessore Valerio Tabacchi, si era accordata con la Pro Loco Pieve Castionese affinché non venissero organizzate nella stessa data, quella del 20 giugno, altre manifestazioni in centro a Belluno, per non creare sovrapposizioni. «La deroga per suonare all’esterno non era possibile», spiega il sindaco Jacopo Massaro. «La comunicazione della data della “Notte Brava” ci è arrivata con la Scia solo qualche settimana fa. Il materiale della manifestazione era già stampato senza che fossero stati chiesti i permessi al Comune. Abbiamo proposto agli organizzatori una data alternativa al 20 giugno, proposta che non è stata accettata».

I locali che parteciperanno all’evento di BellunoLaNotte potranno quindi avere musica solo all’interno. E solo fino a mezzanotte.

La versione fornita da Stefano Casagrande, presidente della realtà organizzatrice della “Notte Brava”, è però diversa da quella del sindaco. «La nostra richiesta è stata protocollata ben prima di qualche settimana fa», sottolinea. «Già all’inizio dell’anno avevano presentato il nostro calendario, probabilmente c’è stato qualche problema di comunicazione all’interno degli uffici comunali. Ci auguriamo che questo disguido serva per il 2016 e per avere maggior coordinamento e programmazione».

Sconcerto e sorpresa tra i rappresentanti del Consorzio Belluno Centro Storico. «Non siamo gli organizzatori della “Notte Brava”, ma la cosa ci lascia un po’ perplessi», commentano Massimo Simionato, presidente del Consorzio, e Massimo Capraro. «Capiamo che possano esserci stati accordi precedenti, ma tra i due eventi non ci pare possano esserci sovrapposizioni, sono due target diversi. La decisione del Comune non porta beneficio a nessuno, né alla Pro Loco di Castion né a BellunoLaNotte».

C’è infatti «spazio per tutti», aggiunge Simionato, «tanto più in una realtà piccola come la nostra. Prendiamo slancio da quanto accaduto e cerchiamo, prossimamente, di avere maggiore coordinamento».

Alla posizione del Consorzio si allineano gli esercenti del centro che hannoa derito alla “Notte Brava”. «Quanto successo ha dell’assurdo», attacca un gestore, «sappiamo tutti che ci troviamo in un periodo di crisi e che c’è bisogno di lavorare. Probabilmente è mancata la comunicazione all’interno degli uffici, ma non possono farne le spese i locali, già in difficoltà. E non capiamo perché i due eventi dovrebbero essere in concorrenza. E poi avrà poco senso suonare all’interno con le persone sedute fuori. I locali più piccoli, con meno spazio, saranno penalizzati».

Da parte sua Maurizio Fontanelle, presidente della Pro Loco di Castion, non ne sapeva nulla della decisione del Comune sulla deroga per la musica all’esterno dei locali. «Ho parlato con Casagrande quando ho saputo che “La Notte Brava” era in concomitanza con l’apertura del “Campanot”», precisa. «Vorrei farmi promotore, in autunno, di un incontro tra tutti gli operatori per stabilire un calendario senza sovrapposizioni. Detto questo, mi auguro che sabato 20 sia un successo per tutti».

Martina Reolon

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