La San Vincenzo punta sui più giovani per allargare l’impegno di solidarietà

L’associazioneSolidarietà più forte del maltempo. La società San Vincenzo de Paoli ha organizzato la Giornata della carità nei cimiteri urbani di Prade e Cusighe

BELLUNO

Solidarietà più forte del maltempo.

La società San Vincenzo de Paoli ha organizzato l’1 e 2 novembre la Giornata della carità nei cimiteri urbani di Prade e Cusighe, a Belluno. Impossibile invece coinvolgere Feltre, data la chiusura del cimitero monumentale dettata dal maltempo.

Alla manifestazione hanno aderito anche quest’anno i boy scout, inseriti nei vari turni operativi.

«Siamo soddisfatti della partecipazione e del contributo dei bellunesi», spiega la presidente provinciale Rosanna De Menech Perera. «Dispiace non aver potuto collocare il nostro banchetto a Feltre, ma d’altronde le esigenze di sicurezza vengono prima di ogni questione. Lo scorso anno avevamo raccolto circa tremila euro, mentre questa volta probabilmente la cifra sarà leggermente inferiore a causa delle condizioni atmosferiche».

La San Vincenzo de Paoli di Belluno si articola in otto gruppi dislocati sul territorio e denominati Conferenze, un gruppo Assistenza ammalati e un gruppo “Assistenza detenuti e liberandi dal carcere. Il numero complessivo di associati è 99.

«L’età media però è piuttosto elevata, non riusciamo a coinvolgere giovani e nuove forze. Per questo la presenza dei boy scout alla Giornata della carità fa molto piacere».

La finalità che si propone la San Vincenzo «è quella di rendere autosufficiente ogni persona, promuovendo la sua dignità mediante l’impegno concreto, personale, diretto e continuativo, attuato nelle forme e nei modi necessari. Vogliamo rimuovere le cause e le situazioni di bisogno e di emarginazione, come recita il nostro atto costitutivo».

L’associazione, va ricordato, non attinge a risorse pubbliche, ma si regge con il sostegno finanziario di organizzazioni ed organismi privati locali, oltre alla beneficenza di privati.

Tutto ciò per mantenere viva sul territorio un’attività di volontariato laica, di tradizione cattolica, radicata nel bellunese fin dagli anni Cinquanta.

«Le problematiche maggiori affrontate sono riferite alle spese di riscaldamento, il pagamento delle forniture di energia elettrica, di gas metano e di acqua, le spese condominiali, oltre a diversi casi di morosità nei canoni di affitto», spiegano all’associazione. La San Vincenzo, in collaborazione con l’associazione Aiuto alla vita, sostiene ragazze madri o genitori in difficoltà, aderendo a specifici progetti finalizzati allo scopo o fornendo direttamente alimenti e materiali di supporto come omogeneizzati e pannolini.

Alcune Conferenze sono particolarmente vicine agli ospiti delle case di riposo, con visite e sostegno materiale e morale, e ai pazienti degli ospedali. Esiste poi la San Vincenzo Italia solidarietà e gemellaggi, ossia un settore che fornisce la possibilità di adozione di bambini a distanza.

Quasi tutte le Conferenze hanno adottato uno o due bambini di tutto il mondo, dando così la possibilità di frequenza agli stessi di asili o scuole del posto.

Infine, sono importanti poi le attività proposte in carcere in collaborazione con il personale dell’istituto. —

 

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