La scommessa sul rifugio monte Agudo: «Panorami mozzafiato e piatti doc»

Una bellissima veduta del rifugio Monte Agudo
Una bellissima veduta del rifugio Monte Agudo
 AURONZO.
L'esperimento sta dando i suoi frutti e ci sono i migliori auspici per una buona stagione invernale in quel di Auronzo. Al rifugio del Monte Agudo si stanno già prendendo le misure per quando arriverà la neve, con la gestione presa in mano direttamente dalla società "Auronzo d'inverno s.r.l." (partecipata al 70% dal Comune e al 30% da privati), che possiede e gestisce le seggiovie e l'impianto del fun-bob.
 «Abbiamo deciso di subentrare nella gestione perché a nostro avviso», sottolinea il vicepresidente della società Luca Squizzato, 40 anni, «c'era bisogno di un cambio di marcia. Il rifugio ha una sua storia, anche prestigiosa, ma si sa che chi parte prima deve poi scontare la necessità di rincorrere gli ammodernamenti necessari per venire incontro alle esigenze di una clientela che, dagli anni'50 ad oggi, ha mutato radicalmente le sue abitudini».  Intanto, con la seggiovia coperta a quattro posti e il successivo troncone della seggiovia a due posti da Malon, si possono raggiungere direttamente i 1.573 metri del rifugio, mentre prima lo si poteva fare solo a piedi, risalendo dal termine del secondo tratto della vecchia seggiovia, o con gli sci, grazie a uno skilift. Poi con alcune migliorie, che sono già state progettate e in parte avviate, si cercherà di restringere il gap che ancora separa il rifugio del monte Agudo dai più moderni ed attrezzati rifugi montani.  «Puntiamo molto sul servizio e sulla bontà dei nostri piatti. Chi ha più tempo a disposizione può trovare al ristorante del primo piano piatti tipici della nostra zona, a cura dello chef Giovanni, che è proprio di Auronzo e che, dopo varie esperienze, è tornato volentieri a lavorare a casa. Considerando poi che chi scia è solito prediligere uno spuntino rapido, e quindi ha bisogno di tempi certi per mangiare, riattiveremo il bar del piano terra, proprio per adibirlo alle bevande calde ed agli snack veloci».  Il rifugio offre inoltre anche alcune camere con una ventina di posti letto, già disponibili per chi è interessato a fare escursioni di più giorni. Ma è soprattutto il panorama che risulta impagabile da questo angolo del Cadore. Affacciandosi, infatti, dalla terrazza, che è proprio dalla parte opposta dell'arrivo della seggiovia, si può avere una vista speciale sul lago di Auronzo e sui suoi colori, che mutano al variare della luce del giorno. In direzione Nord-Ovest, invece, si ha una delle più belle viste delle Tre Cime di Lavaredo, simbolo stesso delle Dolomiti, che svettano e rappresentano un richiamo unico per i turisti di tutto il mondo.  «All'epoca in cui decisero di costruire un rifugio alpino ad Auronzo», ricorda Squizzato, «il comitato di cittadini che, su iniziativa dell'amministrazione comunale, era stato formato per favorire lo sviluppo del turismo invernale, si trovò davanti a due possibili aree dove realizzare l'impianto funiviario: da un lato il Monte Zovo, con partenza dalla frazione di Villapiccola e salita verso la valle del Comelico; dall'altra il monte Agudo, con partenza nei pressi del centro di Villagrande (oggi la ex stazione di valle è occupata dalla sede della scuola sci e dagli uffici di Auronzo d'Inverno). Eravamo nel 1947 e scelsero il monte Agudo proprio per lo splendido panorama, per la possibilità di costruire un punto di ristoro e per l'esposizione a nord del versante dove realizzare le piste da sci».  «Sì, siamo senza dubbio fortunati», conclude Squizzato, che di professione fa l'agente immobiliare. «Possiamo contare su un'attrattiva unica e cercheremo di rendere il nostro rifugio sempre più degno del paesaggio in cui è collocato. L'obbiettivo è ridare al rifugio la bellezza e il fascino originario, senza alterarne il forte carattere della sua epoca, migliorando costantemente la struttura, il servizio e la cucina».  Un impegno che avrà il suo esame a dicembre quando, contando ovviamente su una neve abbondante come negli ultimi anni, si aprirà la stagione dello sci.

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