La scultura su legno torna protagonista al «Col de Venz» di Mel
Terza edizione del "Simposio nazionale di scultura su legno a coppie"
Sopra Fabiano De Martin di Comelico Superiore all’opera durante l’ex tempore a Belluno: nei suoi soggetti individua e congela il lato vivo Sotto Arianna Gasperina di Porcia di Pordenone, privilegia uno stile figurativo attraverso il quale esprimere sentimenti e comunicare emozioni.
MEL.
Un simposio pasquale. Da oggi a sabato, all'Agriturismo Col de Venz di Mel, si svolgerà la terza edizione del "Simposio nazionale di scultura su legno a coppie", una manifestazione che si sta sempre più affermando per il suo contenuto culturale e artistico e anche per il fatto di essere l'unica che si svolge lungo la Sinistra Piave.
Il direttore artistico è Mauro "Lampo" Olivotto di Cortina, artista e ideatore di mobili di legno dal gotico sapore fiabesco e di appuntamenti che hanno al centro il burattino Pinocchio e la montagna. Come la realizzazione della maxi cerniera in legno nel centro ampezzano, per conto degli Scoiattoli, quale simbolo dell'apertura delle Dolomiti, patrimonio Unesco, verso il mondo.
Parteciperanno Arianna Gasperina di Porcia di Pordenone, che previlegia uno stile figurativo attraverso il quale esprimere sentimenti e comunicare emozioni. Proprio al legno dedica le maggiori attenzioni amandone le caratteristiche che ne fanno una materia viva, mai doma, sempre diversa, nella struttura tanto da rappresentare una sfida comunque nuova ed entusiasmant; Roberto Nones di Capriana, in provincia di Trento, che si dedica all'arte sacra e profana e ha partecipato a numerosi simposi in Italia e all'estero, fornendo prova di grande fantasia e capacità tecnica che gli hanno consentito di aggiudicarsi molti concorsi, lavorando e intagliando legno e ghiaccio; Roberto Merotto di Treviso, che nella sua ricerca espressiva ha come filo conduttore preferito, la figura femminile, nella quale ha individuato il principio generatore universale (dalla Dea Madre dei primitivi, alla Venere del mondo classico alla donna reale e surreale dell'età contemporanea); ancora dal Trentino, Mattia Sief; infine, Fabiano De Martin di Padola di Comelico Superiore, che nei suoi soggetti individua e congela il lato vivo, le posizioni più espressive. Posizioni che consentono di leggere e fissare il fulcro di quelle nature profondamente indagate. Tanto da far affermare, al critico Gianluca D'Incà Levis, che De Martin è un cacciatore d'anime e le cattura formandole nella scultura.
Saranno giorni d'arte ambientati in uno scenario, connotato da una natura incontaminata, fioriture primaverili e, panoramiche sulla Valbelluna, tra le più esclusive e a due passi da uno dei centri storici più integri e preziosi della nostra provincia con una lunga serie di palazzi rinascimentali.
Ogni sera, poi, come informa Gianni Bonesso, titolare dell'agriturismo, previa prenotazione, si avrà l'opportunità di cenare e intrattenersi con gli artisti. Nella mattinata di sabato, giornata conclusiva, gli alunni delle scuole elementari e medie del capoluogo, potranno ammirare le sculture e dialogare con gli artisti, facendosi illustrare e spiegare come nascono, da un tronco di legno, le loro opere. Alle 19 è previsto un rinfresco e il saluto delle autorità municipali.
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